La Russia ha schierato quasi 200mila unità ai confini con l’Ucraina. Di Maio: “L’iniziativa diplomatica può scongiurare la guerra ma i margini si riducono di giorno in giorno”

Il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, ha parlato della crisi in Ucraina nel corso dell'informativa urgente in Senato.

“Dobbiamo essere realisti, il susseguirsi degli eventi aggrava la situazione già delicata, dobbiamo essere vigili, reattivi e pronti per dare delle risposte efficaci. Malgrado la gravità del momento vogliamo continuare a concentrarci sull’iniziativa diplomatica per scongiurare la guerra, è una situazione possibile anche se con margini che si riducono di giorno in giorno”. È quanto ha detto il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, nel corso dell’informativa urgente in Senato sulla crisi Ucraina.

Ucraina, Di Maio: “Dobbiamo evitare una guerra nel cuore dell’Europa”

“In questa situazione – ha aggiunto il ministro degli Esteri – ritengo necessario continuare a compiere ogni sforzo possibile per una soluzione pacifica, dobbiamo evitare una guerra nel cuore dell’Europa, come ha detto Draghi la via del dialogo resta essenziale”.

“Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di peace-keeping. È un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa. Eicordo che si stima una presenza russa lungo i confini con l’Ucraina tra 170 e 190 mila unità” ha detto ancora Di Maio riferendo al Senato sulla crisi ucraina.

“Una crisi che ha subito una forte e preoccupante accelerazione e mette a rischio la stabilità del mondo e minaccia l’ordine internazionale” ha detto ancora Di Maio riferendosi all’Ucraina. “Non è una mera disputa territoriale – ha aggiunto -, in discussione ci sono i nostri stessi valori fondamentali e mostrarci arrendevoli oggi significherebbe pagare un prezzo alto domani, la nostra volontà di dialogo si basa su questo convincimento”.

“Abbiamo chiesto ai nostri connazionali di lasciare l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili, ma abbiamo lasciato la nostra ambasciata a Kiev pienamente operativa” ha ricordato ancora il ministro degli Esteri che nei giorni scorsi aveva annunciato che la nostra ambasciata a Kiev sarebbe comunque rimasta aperta (leggi l’articolo).