La Santelli vuole il blocco navale. La governatrice della Calabria allarmata dagli sbarchi. “Troppi positivi. Non possiamo permetterci di riaprire i reparti in piena stagione turistica, sarebbe un disastro”

“Per l’immediato chiedo che, come d’altra parte è già avvenuto durante il lockdown, chi arriva sia sottoposto a quarantena o sulle navi di provenienza requisite o su quelle della Marina, non a terra. E, in secondo luogo, è chiaro che è necessario un blocco navale: che senso ha impedire i voli da Paesi a rischio e poi permettere gli ingressi a persone già malate? E va fatto senza aspettare l’Europa, va fatto e basta”. E’ quanto ha detto al Corriere della Sera la governatrice della Calabria, Jole Santelli, parlando degli sbarchi di migranti delle ultime ore.

La presidente della Regione Calabria sottolinea come “il rischio di vita oggi è per tutti, per noi e per loro. “Lo Stato ha il dovere morale di proteggere chi ha lottato contro il virus – aggiunge Santelli -, e ora che ci sta riuscendo si trova esposto al rischio di un’ondata di ritorno gravissima. Non è questione di ideologie, non c’è destra o sinistra su queste cose. Non possiamo essere invasi”.

“Sto parlando con i ministri Lamorgese e Boccia, con Speranza – ha detto ancora la governatrice -: conto che seguano le nostre indicazioni per evitare il disastro. Purtroppo devo dirlo, c’è stata una gestione molto confusa, nonostante da mesi noi governatori delle regioni più esposte avessimo sottolineato in vari report il pericolo di un Covid di ritorno dall’Africa. Abbiamo appena avuto lo sbarco di 60 persone, 28 delle quali positive, gli altri probabilmente lo saranno nei prossimi giorni. E il tempo è bello, il mare calmo, è possibile che arrivino altre imbarcazioni. Non possiamo assolutamente permetterci di riaprire i reparti Covid in piena estate e in piena stagione turistica, sarebbe un disastro”.