La sberla del Califfo al Faraone. L’Isis si allarga in Egitto e decapita l’ostaggio croato catturato per rovinare la festa del nuovo canale di Suez

L’Isis decapita un nuovo ostaggio. Dopo aver lanciato un farneticante ultimatum il 5 agosto scorso, oggi il Califfato ha pubblicato in rete le immagini del prigioniero croato Tomislav Salopek con la testa tagliata appoggiata sul corpo. Particolarità di questo ennesimo orrore è il luogo dove era stata sequestrata la vittima, in Egitto, e le poche informazioni disponibili sugli assassini, una cellula egiziana del Califfato. Segno che l’Egitto, nonostante le ritorsioni militari contro le milizie jihadiste o i riflettori accesi sul recente raddoppio del canale di Suez, è sempre più permeabile al terrorismo islamista.

Crude e drammatiche come al solito le immagini diffuse su internet. L’agenzia Ap ha precisato che la didascalia posta sul video dice: “ucciso per la sua partecipazione del paese alla guerra contro lo Stato islamico”. Dipendente di una compagnia francese, Salopek era stato proposto per uno scambio con alcune donne musulmane detenute nelle prigioni egiziane. Scambio respinto dalle autorità del Cairo e che quindi non ha mai avuto luogo, nonostante le pressioni del ministro degli Esteri croato, che si era recato nei giorni scorsi in Egitto per tentare una disperata mediazione.