La Serie A riparte il 19 settembre. La finale di Coppa Italia si giocherà il 19 maggio. Ma per ora gli stadi rimarranno ancora chiusi al pubblico

La nuova stagione 2020/2021 della Serie A prenderà il via nel weekend del 19-20 settembre. Il Consiglio della Figc ha recepito le indicazioni delle Leghe e ha stabilito quest’oggi, nel corso della riunione che si è tenuta a Roma, le date di inizio dei campionati nazionali. La massima serie sarà la prima a partire e si chiuderà il 23 maggio con la finale di Coppa Italia che si giocherà il 19 maggio 2021. Il 26 settembre toccherà alla Serie B, mentre il 27 alla Serie C insieme ai campionati Dilettanti. Il calcio è pronto dunque a ripartire, ora sarà fondamentale capire in quale modo. Infatti il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina (nella foto) ha informato il Consiglio circa l’interlocuzione con il Ministero della Salute, il CTS e il Ministro per lo Sport riguardo le richieste di aggiornamento del protocollo sanitario per i campionati professionistici e la possibile riapertura degli stadi ai tifosi.

“Abbiamo presentato al Comitato Tecnico Scientifico le nostre proposte, che dovrebbero passare in esame tra oggi e domani. Quella che ci sta particolarmente a cuore – ha sottolineato il numero uno della Figc a margine del Consiglio – è la limitazione dei tamponi, sempre con il principio del massimo rispetto della salute degli atleti, ma garantendo al contempo una maggiore flessibilità”. Sulle partite nuovamente a porte aperte, Gravina si è detto “fiducioso che il CTS possa tener conto della nostra capacità, visto anche l’esito positivo che hanno dato non solo i protocolli, ma anche i controlli. Da quando? Dal momento in cui si riterrà opportuno riaprire gli stadi saremo tutti più sereni e più tranquilli. C’è già stato qualche esperimento in questi giorni che ha dato risultati straordinari dal punto di vista della disciplina e dell’organizzazione. Ora aspettiamo la Supercoppa Europea: quello sara’ un messaggio a tutto il mondo del calcio e non solo all’Italia. Noi non vogliamo assolutamente corsie preferenziali, ma sappiamo anche i numeri che muove il mondo del calcio e le dinamiche territoriali meritano attenzione”.

“E’ un tassello importante per la crescita dei nostri arbitri – ha spiegato Gravina – la famiglia si arricchisce di questa nuova idea progettuale. A breve riprenderanno anche i lavori a Coverciano per la sala Var”. Infine Gravina si è soffermato sul tema del momento a livello internazionale, il possibile addio di Messi al Barcellona: “Il suo trasferimento e’ un affare imprenditoriale. E’ chiaro che il calcio italiano sarebbe particolarmente arricchito di un valore aggiunto indiscutibile, considerando che è un argomento che non riguarda soltanto l’Italia, ma di interesse internazionale”, ha concluso il presidente della Figc.