La statua di San Rocco sulle spalle di troppi pregiudicati. E il parroco di Acquaro di Cosoleto è costretto ad annullare la processione

Ad Acquaro di Cosoleto, in provincia di Reggio Calabria, un parroco ha dovuto annullare la processione organizzata per la ricorrenza di San Rocco dopo che la Polizia ha accertato che la maggioranza dei circa trenta portatori della statua del santo era composta da persone con precedenti penali e di polizia. Una situazione che avrebbe violato le rigide disposizioni imposte in tal senso dal vescovo di Oppido Palmi, Francesco Milito, e dal questore di Reggio Calabria, Maurizio Vallone. In Calabria, infatti, le disposizioni per evitare presenze di appartenenti alla ‘ndrangheta e di pregiudicati durante le processioni religiose sono particolarmente rigide.  E le verifiche, in tal senso, sono particolarmente attente, in particolare, dopo quanto accadde nel 2014 ad Oppido Mamertina, sempre nel reggino, quando l’effige della Madonna delle Grazie, con una deviazione del percorso stabilito per la processione, venne portata sotto l’abitazione di un boss della ‘ndrangheta.