Giusto criticare Meloni per gli atti scellerati del suo governo. Ma chiediamoci anche: se a Palazzo Chigi ci fossero Conte o Schlein o Renzi, saprebbero fare meglio di lei?
Alvaro Necci
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Gentile lettore, non prendo in conto Renzi, che ha già dato e nessuno lo rimpiange. Però non mi sottraggo alla domanda e le rispondo: della Schlein non so, ma Conte sarebbe enormemente più adeguato di una premier che sa solo piegare la testa a qualunque richiesta di Ue, Usa e Nato, segno infallibile della sua pochezza. Conte andò in Europa sfidando la Merkel, Rutte e tutti i nordici, e portò a casa 209 miliardi. Meloni invece ci ha ridotti a un ruolo gregario, servile, e porta a casa solo imposizioni e aumenti di spesa (Nato, riarmo, patto di stabilità), cosicché i risultati li vediamo: calo della produzione da due anni, aumento del debito, perdita di potere d’acquisto, gas più caro d’Europa, taglio del welfare, ecc. Per non parlare della svergognata difesa dei privilegi di casta (balneari, taxi), riduzione delle libertà individuali (dl Sicurezza e “riforme” di Nordio), concessione ai servizi segreti di ampia facoltà di agire illegalmente, spese legali a carico dello Stato per gli agenti di polizia incriminati, riduzione della libertà di manifestazione. E, non ultima, la gravissima complicità col regime etnocida di Israele, come s’è visto con la premier in prima fila per contrastare la richiesta di Sànchez di sospendere l’accordo di collaborazione Ue-Israele a fronte di massacri, uccisioni di massa, privazione a un intero popolo di cibo, acqua e medicinali. Un giorno la Storia chiederà il conto di tutto questo.
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