La strategia di Silvio: chi mena di più vince

di Lapo Mazzei

Certo, il mezzo addio di Sandro Bondi, che ha lasciato l’incarico di tesoriere di Forza Italia all’assistente tutto fare del Cavaliere Maria Rosaria Rossi, non ha gli semplificato la giornata. Se anche un fedelissimo come l’ex coordinatore molla il colpo significa che la situazione è seria, ma non ancora grave. Se lo diventerà lo sapremo il 26 maggio, con il risultato delle europee ampiamente acquisito. Nel frattempo Silvio Berlusconi è concentrato nello sforzo di fermare l’emorragia di voti, in modo  da impedire il successo pieno di Beppe Grillo e la tenuta del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Con Matteo Renzi, invece, regolerà tutti i conti in sospeso dopo il voto. Legge elettorale, riforma del Senato e del titolo V della costituzione i nodi da sciogliere. Sempre  che il Movimento 5 Stelle non diventi il primo partito, come vanno sostenendo i deputati penta stellati, rassicurati dai numeri che in queste ore sfornano gli istituti di ricerca ma che non possono essere pubblicati. A risolvere il dilemma, però, ci pensano i quotisti internazionali della sigla Cloverbet. Secondo gli scommettitori sarà il Pd di Matteo Renzi a raccogliere più voti in assoluto, un’opzione piazzata a 1,60. La presenza del Movimento 5 Stelle è incalzante, tanto che è previsto un finale con un possibile testa a testa: in lavagna il movimento di Beppe Grillo capace di raccogliere più consensi in assoluto, riferisce Agipronews, è a 2,50. Difficile che il risultato migliore sia per Forza Italia: la “rimonta” del partito di Berlusconi si gioca a 6 volte la posta. Per tutti gli altri (da Ncd alla Lista Tsipras) quota unica a 30 contro 1.  Ed  è proprio questo il punto attorno al quale si avvita il ragionamento dell’ex premier, costretto ad uscire dal suo recinto elettorale per entrare nel mare magnum dello scontro fisico con l’avversario. Un metodo che non piace a Berlusconi, abituato a giocare su registri più alti. Ma questa è una campagna elettorale al ribasso, dove chi mena di più rischia davvero di vincere. E allora adeguarsi diventa una necessità, oltre che un fattore contingente. “Grillo è un pregiudicato, un assassino”, dice l’ex premier ospite su La7 a “L’aria che tira”.  L’ex presidente ha attaccato duramente il leader del M5S, il quale, a sentire Berlusconi “è uno esperto sul non entrare in prigione, perché con colpa ha ucciso tre amici. E’ entrato dentro una strada che aveva un cartello che avvisava “strada impraticabile”, lui è riuscito ad uscire dalla sua auto e sono morte tre persone”. “Grillo”,  ha insistito il presidente di Forza Italia, “è condannato per omicidio plurimo colposo, è pregiudicato e assassino: ha scampato la prigione e non dovrebbe tornare su questi argomenti”. Parole di fuoco anche contro i grillini: “Le persone che lo votano cercano vogliono il sangue. Grillo dice le stesse cose che diceva Hitler”.  Berlusconi, poi, ha sfidato Grillo ad un confronto diretto in tv dopo che gli sono state riferite le parole del leader M5S in replica alle sue frasi sul presunto pagamento in nero degli spettacoli dell’ex comico. A quel punto Berlusconi ha lanciato il guanto di sfida: “Al signor Grillo rispondo in diretta: facciamo una trasmissione aperta e io porto coloro che dicevano che lui faceva spettacoli pagati in gran parte in nero e porterò la sentenza di condanna per omicidio colposo di tre persone”. Poco dopo è arrivata la risposta del leader del M5s. “Un pover’uomo che non crede nemmeno più in quello che dice”, ha detto Grillo, secondo cui l’ex Cavaliere “sta zampettando da una televisione all’altra per salvare le sue aziende, non gli elettori”. Poi la replica sulla questione degli spettacoli teatrali in nero. “Uno dei più grandi evasori della storia dà dell’evasore a me? E’ fantastico”, ha sottolineato l’ex comico. Sin qui il braccio di ferro con Grillo. Sia pur in modo più defilato Berlusconi sta giocando anche un’altra partita, con posta in palio molto alta. Se il Nuovo Centrodestra di Alfano dovesse ottenere un buon risultato molti esponenti azzurri sarebbero già pronti a cambiare sponda. Da qui il fuoco di sbarramento con l’Ndc, con risposta irata del ministro dell’Interno. “Alle Europee noi puntiamo ad arrivare a Bruxelles senza l’ansia dello sbarramento. Il giornale di Berlusconi”, ha affermato Alfano intervistato da Luigi Galluzzo a “Faccia a faccia” su Tgcom24 , “ci insulta ogni giorno ed è la prova del motivo per cui nel centrodestra ci sono state tante divisioni in questi anni. Noi vogliamo le primarie per creare una coalizione vincente”.