Ladri in casa del giornalista autore dell’inchiesta Bloody Money sui rifiuti in Campania. Rubati a Biazzo cellulari e computer. Di Maio: “Spero sia fatta subito chiarezza”

Rubati computer e cellulari al giornalista Sacha Biazzo

Il giornalista Sacha Biazzo, il 5 gennaio scorso ha subito, a Milano, un furto in casa. Al cronista, autore, insieme al direttore di Fanpage Francesco Piccinini, dell’inchiesta Bloody Money sulla gestione dei rifiuti in Campania, è stato portando via un computer portatile, due cellulari e uno zaino da spalla con all’interno un orologio e una chiave per l’home banking.

A parlare del furto è stato il vicepremier Luigi Di Maio, con un post su Facebook. “Cose che purtroppo possono succedere – scrive il leader del M5S -, se non fosse che a casa di Biazzo c’erano anche oggetti di valore che non sono stati toccati. Non possiamo saperlo con certezza, ma il furto potrebbe essere ricondotto proprio ai dati raccolti durante quell’inchiesta o ad altre che la testata online stava portando avanti. Spero sia fatta subito chiarezza e auguro a Sacha, al suo direttore e a tutta Fanpage.it, a cui va tutta la mia solidarietà,  di proseguire con i loro ottimi lavori d’inchiesta”.

“Necessario proteggere chi svolge inchieste delicate”, ha commentato, invece, il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, ricordando. “Un furto inquietante – ha aggiunto Morro – perché, nella casa del giornalista, è stato sottratto soltanto lo zaino di lavoro con telecamere e hard disk e sono stati lasciati altri oggetti di valore. Sappiamo molto bene come il giornalismo d’inchiesta serio e rigoroso possa essere vittima di ritorsione. Non si può escludere che quanto accaduto sia collegato a ‘Bloody Money’ e a nuove inchieste della testata. Ritengo necessario e doveroso che non cali l’attenzione su questa situazione, perché è proprio quando cala il silenzio che cominciano le ritorsioni”.