In Sicilia arriva l’attesa nave da 700 posti dove far fare la quarantena ai migranti che sbarcano soprattutto a Lampedusa. Dopo una tregua durata meno di 24 ore, del resto gli arrivi ieri, per il tredicesimo giorno consecutivo, sono ripresi. E poco meno di 150 migranti sono stati soccorsi al largo proprio di Lampedusa, dove nell’hotspot sono ancora ospitate 533 persone. Dopo 3 gare andate deserte è stato assegnato il bando con cui il Viminale puntava a reperire una nave-quarantena. Davanti a Lampedusa, probabilmente già all’inizio della settimana prossima, arriverà quindi una nave della società Grandi navi veloci con mille posti, 700 dei quali per i migranti.
I primi ad essere ospitati sulla nave saranno quelli che sono nell’hotspot isolano e nel centro di accoglienza di Porto Empedocle. Il Ministero dell’interno, guidato da Luciana Lamorgese (nella foto) sta inoltre cercando una seconda imbarcazione, di dimensioni minori, da inviare in Calabria. Sembra poi archiviata l’ipotesi di una maxi tendopoli tra Mizzini e Militello, in Sicilia. “Il governo della Regione Siciliana è totalmente contrario – ha dichiarato il governatore Nello Musumeci – forse qualcuno a Roma pensa di poter continuare a trattarci da campo profughi d’Europa, ma pensare a una sorta di campo di concentramento per centinaia e centinaia di persone, in tempo di epidemia, significa essere semplicemente irresponsabili”.
Si sta intanto svuotando la tensostruttura di Porto Empedocle. Ieri gli oltre 200 tunisini trasferiti dall’hotspot di Lampedusa al centro dell’agrigentino hanno iniziato a lasciare la tensostruttura della Protezione civile. La Prefettura di Agrigento ha infatti pianificato un nuovo piano di dislocazione, inviando i migranti in strutture d’accoglienza di Abruzzo, Basilicata e a Palermo. Una volta svuotata la tensostruttura si potrà così tornare a mettere in campo nuovi ed ulteriori trasferimenti dall’hotspot di Lampedusa. E proprio a Lampedusa i 7 migranti positivi al coronavirus hanno lasciato l’isola con un apposito volo aereo, per essere trasferiti a Palermo. Ma il problema non è solo l’arcipelago delle Pelagie. Sono infatti saliti a 10 i casi di Covid-19 accertati fra i migranti arrivati in Sardegna dall’Algeria, un altro caso è stato registrato in Calabria dopo gli ultimi sbarchi, che si aggiunge a quelli degli scorsi giorni, 24 sarebbero già stati individuati a Porto Empedocle e 17 infine a Pozzallo.