Landini si scopre politico e lancia la sua Coalizione sociale. Ma la Cgil lo scarica: Non siamo stati informati

Maurizio Landini, segretario della Fiom, sente “la necessità di una riforma, di un cambiamento radicale del sindacato”. Lo ha spiegato nel programma “In mezz’ora” spiegando come è necessario stare al fianco di tutti i lavoratori di fronte alle politiche di governo. Secondo Landini “il sindacato non deve essere un partito” ma un “soggetto politico” che “deve rendersi conto della sua parzialità, non deve porsi il problema di rappresentare tutto e tutti”. Il segretario della Fiom si scaglia poi contro il premier: “Renzi se n’è ‘strasbattuto’ degli scioperi e ha cancellato i diritti”. Da qui parte il progetto di una “coalizione sociale a difesa dei diritti di tutti i lavoratori” e già “affiancata da associazioni e movimenti sociali”. Landini ribadisce che il progetto non sarà mutato in partito, ma forse potrebbe diventarlo in vista delle prossime elezioni contro il nemico Renzi. Ma proprio dal sindacato arriva una doccia gelata per il segretario della Fiom. Dalla Cgil, infatti, fanno sapere come Susanna Camusso, al contrario di quanto sostenuto da Landini, “non era stata informata” della riunione di ieri né ha espresso appoggio al progetto.