L’appello dell’Onu per un cessate il fuoco a Gaza: “L’orribile uccisione dei civili a Gaza è un oltraggio”

I 18 direttori delle agenzie dell'Onu hanno firmato un appello per chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza.

L’appello dell’Onu per un cessate il fuoco a Gaza: “L’orribile uccisione dei civili a Gaza è un oltraggio”

Un appello per un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza. A promuovere questa richiesta, per placare il conflitto tra Israele e Hamas, sono i direttori di 18 agenzie dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu).

Tra i promotori dell’appello ci sono il Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia (Unicef), il Programma alimentare mondiale e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

L’appello dell’Onu per un cessate il fuoco a Gaza 

I direttori delle agenzie dell’Onu hanno chiesto un cessate il fuoco immediato tra Israele e Hamas esprimendo anche indignazione per l’altissimo numero di morti tra i civili che si registrano in queste settimane di conflitto. 

I direttori delle 18 principali agenzie dell’Onu hanno firmato una dichiarazione congiunta nella quale hanno chiesto anche il rilascio degli ostaggi ad Hamas. Nella dichiarazione si sottolinea che, “per quasi un mese, il mondo ha osservato con sgomento e orrore lo svilupparsi della situazione in Israele e nel Territorio Palestinese Occupato, con il crescere dei numeri di vite perse e spezzate”.

Secondo i direttori dell’Onu “l’orribile uccisione di ancora più civili a Gaza è un oltraggio, così come il taglio degli approvvigionamenti alimentari, dell’acqua, dei medicinali, dell’elettricità e del carburante a 2,2 milioni di palestinesi”. 

L’accusa a Israele per i suoi attacchi che troppo spesso colpiscono la popolazione è esplicita: “Un’intera popolazione è assediata e sotto attacco, privata dell’accesso agli elementi essenziali per la sopravvivenza, bombardata nelle loro case, rifugi, ospedali e luoghi di culto. Questo è inaccettabile”. 

Le agenzie dell’Onu sottolineano che “decine di operatori umanitari sono stati uccisi dal 7 ottobre, tra i quali 88 colleghi dell’Agenzia Onu per il soccorso e l’impiego dei rifugiati palestinesi (Unrwa), il numero più alto di vittime delle Nazioni Unite mai registrato in un solo conflitto”.