L’Aquila, una città in balia dei burocrati

di Antonello Di Lella

Già di fondi per il recupero dei monumenti dell’Aquila distrutti dal terremoto ce ne sono pochi, se poi per la mancanza di una firma restano pure chiusi nel cassetto l’immobilismo è presto spiegato. Perché è dal 16 aprile scorso che si attende la nomina del nuovo direttore regionale del Mibact. E da quella data le imprese che si occupano del recupero delle opere d’arte nel capoluogo d’Abruzzo attendono il pagamento di lavori effettuati e mai pagati. Insomma una questione tutta burocratica perché i fondi ci sono ma non possono essere distribuiti perché non c’è un direttore che possa deliberarne il pagamento. In questo calderone di fondi bloccati ci sono anche parte di quelli arrivati dai Paesi stranieri che hanno adottato alcuni monumenti. Secondo quanto riportato dal sito Abruzzoweb.it le ditte impegnate nella ristrutturazione dei monumenti aquilani avanzerebbero almeno 4 milioni di euro per gli interventi realizzati.

L’ITER
La vacatio è determinata dal trasferimento a Roma dell’ex direttore regionale del Mibact, Fabrizio Magani. Il suo successore sarà quasi certamente Francesco Scoppola, come confermato dalla direzione regionale dei beni culturali d’Abruzzo. La nomina c’è già. Ma gli adempimenti burocratici stanno ritardando. Quindi è tutto bloccato. In una situazione che risulta davvero paradossale. Per ratificare l’operatività di Scoppola si attende l’ok della Corte dei conti. Successivamente per avviare i pagamenti la firma del nuovo direttore dovrà essere depositata alla Banca d’Italia.

DUE I RUOLI CHIAVE SCOPERTI
Altro nodo da sciogliere è quello della sostituzione di Paolo Aielli che oggi lascerà la guida dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila per trasferirsi a Roma a fare l’amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. “Ho lasciato il mio incarico triennale con un anno di anticipo”, ha spiegato Aielli, “perché sono stati raggiunti gli obiettivi di riorganizzazione della ricostruzione dopo la gestione commissariale”. Ma dietro l’addio ci sarebbe anche un rapporto da sempre conflittuale col sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. Ma sono due i ruoli chiave che restano scoperti, perché oltre al dopo Aielli c’è prima da scegliere il Sottosegretario alla Ricostruzione, ruolo ricoperto da Giovanni Legnini fino all’elezione al Csm. E in pole sembra esserci la senatrice aquilana Stefania Pezzopane.