Larghe intese, primo risultato: l’Imu va via, il governo resta. Piano casa, crediti della pubblica amministrazione, esodati. Improvvisamente escono fuori i soldi per fare tutto

di Angelo Perfetti

Politicamente parlando hanno vinto tutti. Ha vinto il Pdl che ha ottenuto l’abolizione dell’Imu, ha vinto il premier che ha blindato il Governo, ha vinto il Pd che ora potrà decidere su Berlusconi con meno pressione, ha vinto la gente che vede azzerata una tassa odiosa. Se fossimo nel mondo delle favole potremmo anche fermarci qui, ma stando nel mondo reale qualche dubbio che in una partita ci siano solo vincitori si pone. Intanto perché per i cittadini l’esborso è solo rimandato al 2014, e le tasse cambiando nome e cambiando l’ente che le impone non cambieranno però l’entità del sacrificio all’interno delle famiglie.

La soddisfazione di Letta
Il governo ‘’crede di aver fatto un lavoro importante. Il governo – ha detto Enrico Letta – ha fatto un grande passo avanti e dimostra coesione e gioco di squadra. E guarda con più fiducia al futuro. Diamo una risposta positiva, io sono contento e soddisfatto’’. Il governo – ha aggiunto – ha fatto ‘’una scelta molto coraggiosa e equilibrata, questo provvedimento serve a rilanciare l’edilizia e da’ segnali importanti agli esodati’’.

I dettagli del provvedimento
Un piano di pochi punti essenziali, per dimostrare che il governo intende stare “a fianco delle famiglie in difficoltà, di chi ha perso il lavoro e del ceto medio italiano”, come ha voluto sottolineare il ministro per la P.A, Gianpiero D’Alia. Ecco, in sintesi, i punti principali del piano approvato oggi dal consiglio del ministri.

Imu e Service tax
L’Imu verrà cancellata e dal 2014 ‘’non ci sarà più come l’abbiamo conosciuta fino a oggi’’, ma, al suo posto, la service tax, che verrà ufficializzata nell’ambito della legge di stabilità col nome di Taser e che, promette Letta, ‘’non sarà un’Imu mascherata’’. La nuova tassa sarà divisa in due parti: la prima per coprire il costo della raccolta dei rifiuti (che si paga in base ai metri quadrati) e la seconda per i servizi indivisibili pagata dagli occupanti dell’immobili. Per l’Imu 2013 invece viene cancellata la prima rata su prime case e terreni agricoli spostata a settembre e si punta a coprire, entro metà ottobre, la cancellazione della rata di dicembre per queste fattispecie. Resteremo sotto il limite del 3% del deficit Pil, assicura Letta all’Europa. Tra le novità anche una riduzione della cedolare secca sugli affitti a canone concordato (che scende dal 19 al 15%) e l’esenzione per le case invendute.

Rimborso crediti
Pubblica Amministrazione
E’ un corollario del punto precedente. Per finanziare la cancellazione della prima rata dell’Imu sulla prima casa, il governo accelera sui rimborsi alle aziende, per ottenere dal maggior gettito Iva atteso i fondi per le coperture necessarie.

Piano casa
Un piano da 4,4 miliardi di euro, di cui 4 miliardi a carico della Cdp e 400 milioni di ‘interventi sociali’, in particolare un fondo specifico per i mutui per l’acquisto della prima casa per giovani coppie e lavoratori atipici sotto i 35 anni.

Cassa integrazione
Arriva il rifinanziamento della Cassa integrazione per mezzo miliardo di euro. ‘’Una prima risposta molto importante’’ per l’emergenza lavoro, ma comunque una somma inferiore a quelle circolate nei giorni scorsi, che parlavano di una necessità di fondi pari a 1,5 miliardi. La Cig, così come l’Imu, verrà rifinanziata senza nuove tasse.

Esodati
Un plafond da 700 milioni di euro, per garantire una risposta strutturale a 6.500 esodati. Scelti, ha spiegato il premier Letta, nella categoria piu’ disagiata, quella dei ‘’licenziati individuali’’. E’ il quarto intervento, dopo i tre del governo Monti che ne ha tutelati 130.000, a favore proprio degli esodati. In questo caso si tratterebbe di un fondo da 150 milioni di euro all’anno fino al 2017.

La nuova Taser
La Service tax, come detto si chiamerà Taser, imposta sui servizi comunali, sul modello si tassazione ‘federale’ ispirata ai principi del Federalismo Fiscale. Il modello di tassazione comunale ‘federale’ che entrerà in vigore dal 2014 – spiega la nota – sarà ispirato ai principi del federalismo fiscale come approvati dalla Commissione bicamerale appositamente costituita nella scorsa legislatura. La nuova tassa avrà due componenti: la prima componente (Tari) sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre servizi urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie, saranno parametrate dal Comune con ampia flessibilità ma comunque nel rispetto del principio comunitario ‘chi inquina paga’ e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio.

La Tasi
La seconda componente (Tasi) sarà a carico di chi occupa fabbricati. Il comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Sarà a carico sia del proprietario (in quanto i beni e i servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell’immobile) che dell’occupante (in quanto fruisce dei beni e servizi locali). il Comune avrà adeguati margini di manovra nell’ambito dei limiti fissati dalla legge statale. La capacità fiscale (cioè il gettito potenziale che i Comuni potrebbero ottenere dal pieno utilizzo delle facoltà di manovra fiscale sui loto tributi) sarà preservata, nel pieno rispetto del principio federalista dell’autonomia finanziaria di tutti i livelli di governo.
L’autonomia nella fissazione delle aliquote sarà limitata verso l’alto per evitare di accrescere la capacità fiscale e quindi il carico sui contribuenti, applicando aliquote massime complessive.