Caccia al Califfato, l’asse franco-russo pronto alla guerra. L’Italia invece si defila. Pinotti: “No all’intervento in Siria”

L’asse franco-russo per combattere l’Isis prende sempre più forma. Mentre l’Italia si è già defilata. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, da Bruxelles, esclude l’intervento in Siria. “Non escludo il rafforzamento dell’intervento in Iraq, nel senso che lo stiamo rafforzando. Mentre i numeri previsti per la nostra missione dal decreto precedente erano attorno alle 500 persone, il decreto che in questo momento è in discussione al Parlamento ne prevede 750. L’Italia ha assicurato alla Francia la massima disponibilità rispetto alla collaborazione del nostro Paese”. Il ministro ha ricordato che sul piano militare “l’Italia fa già molto perché siamo tra i primi contingenti in Iraq per la lotta all’Isis” ma è disponibile a dare anche altre forme di sostegno”. Il ministro della Difesa italiano ha anche sottolineato che “la lotta al terrorismo non si gioca soltanto con lo strumento militare. C’è il tema della propaganda sul web, quello dei finanziamenti, quello delle indagini e dell’intelligence. Quindi ritengo che le possibilità per collaborare maggiormente possano essere molte. Venerdì”, ha concluso la Pinotti, “c’è un’importante riunione dei ministri degli Interni e quella sarà una nuova puntata dove alcune delle cose che possono servire verranno messe a punto”.