Indagato per omicidio volontario l’avvocato che ieri a Latina ha ucciso uno dei due ladri che erano entrati nell’abitazione dei suoi genitori. Il legale si è dfeso sostenendo di aver avuto paura quando uno dei ladri ha infilato la mano in tasca e temendo estraesse un’arma, preso dal panico, ha sparato. Il ladro, secondo quando riferito dal medico legale, è stato colpito da due colpi di pistola mentre era di spalle a una distanza di circa dieci metri. Se stava fuggendo lo sveleranno gli accertamenti del caso necessari. L’avvocato Francesco Palumbo è indagato ma è in libertà.
Erano le 16.30 di ieri quando l’allarme ha cominciato a suonare nella casa dei genitori dell’avvocato. Allarme collegato con il cellulare del legale che è piombato nell’abitazione di via Palermo a Latina. Giunto sul posto Palumbo avtrebbe trovato il palo nel giardino. Lì le prime urla che hanno messo in fuga i due ladri dall’abitazione. A quel punto Palumbo ha minacciato di chiamare la Polizia e mentre i ladri se la stavano dando a gambe levate, uno dei due malviventi avrebbe messo la mano in tasca e ciò avrebbe provocato, secondo quanto spiegato dall’avvocato alla polizia, quella paura che estraesse un’arma tanto che Palumbo ha lasciato partire dei colpi dalla pistola regolarmente detenuta. Il legale ha riferito alla polizia che quei colpi erano soltanto finalizzati a mettere in fuga i ladri. Due dei proiettili, però, hanno colpito al torace un ladro. Uccidendolo. La vittima, identificata grazie alle impronte digitali, è Domenico Bardi, 41 anni, di Napoli, già noto alle forze dell’ordine per molteplici reati.