“Sul lavoro Confindustria è indietro di due secoli”. Orlando difende i centri per l’impiego contestati da Bonomi

Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, difende i centri per l'impiego contestati da Bonomi. Confindustria vorrebbe affidarli ai privati.

“Sul lavoro Confindustria è indietro di due secoli”. Orlando difende i centri per l’impiego contestati da Bonomi

Botta e risposta tra Confindustria e il ministro del Lavoro. “Vere politiche attive del lavoro questo Paese non ne ha mai fatte, salvo quelle legate al reddito di cittadinanza che non hanno funzionato. E come si pensa di risolvere? Assumendo nella pubblica amministrazione. Chi media fra domanda e offerta, i centri pubblici per l’impiego? L’Anpal di Mimmo Parisi? E chi fa formazione? Non ne usciremo finché non si accetta che anche l’intervento del privato può servire”, accusa il numero uno degli industriali Carlo Bonomi.

“Schemi che appartengono neanche al secolo scorso, forse a quello prima. E’ mio dovere che ci sia un rafforzamento del pubblico che non è contro il privato”, replica Andrea Orlando (nella foto). “Il collocamento pubblico non funziona e sperare che i navigator risolvessero il problema è stata una illusione. Se i centri per l’impiego, fatte le debite eccezioni, non hanno rapporti con le imprese del territorio, domanda e offerta non si incontreranno mai. Liquidare con una battuta un tema che dovrebbe essere in cima alle priorità del Paese non fa che aumentare una polemica sterile”, la controreplica del vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe.

“Non io, ma fior di liberali sostengono che un mercato funziona bene anche se c’è uno Stato in grado di farlo funzionare presidiando alcune funzioni essenziali e garantendo anche un’adeguata concorrenza tra i soggetti privati. No a dispute ideologiche che appartengono a un’altra stagione”, insiste nella controreplica Orlando.