Lavoro saltami addosso. Consigli regionali ancora in ferie. E col sì al referendum ce li ritroveremo al Senato

Dopo le vacanze, i consiglieri regionali dovevano tornare al lavoro. In Campania l'Aula non si riunisce dal primo agosto. E al Nord il dicorso è simile.

Il record assoluto è della Campania. La Regione guidata da Vincenzo De Luca, a parte il lavoro di commissione, ancora non si riunisce in assemblea, con il risultato – tragicomico e paradossale assieme – che il Consiglio regionale è ancora in ferie. Sembra passata un’estate. Anzi, è passata un’estate, dato che i rappresentanti campani, di fatto, non si incontrano tutti assieme esattamente da 55 giorni. Due mesi. Un record assoluto che batte anche i tanto criticati 40 giorni di  vacanza per deputati e senatori. Ma l’esempio campano non è che uno tra i tanti. Perchè se è vero che qui non ci si è presi nemmeno la briga di vedersi e salutarsi, in Calabria le cose non vanno poi tanto meglio. Dopo quella del primo agosto, la prima assemblea c’è stata giovedì, 22 settembre (dopo 53 giorni). All’ordine del giorno la presentazione di interrogazioni e alcune interpellanze. Insomma, lavoro tranquillo per ricominciare. Peccato però che, come racconta Il Corriere della Calabria, i presenti in Aula fossero non più di una decina. A conti fatti, più della metà dei consiglieri erano assenti. Addirittura nelle file del centrodestra (opposizione) soltanto due rappresentanti hanno, loro malgrado, deciso di sfidare tutto e tutti presentandosi in Aula.

LAVORO MAI – A questo punto legittimamente qualcuno potrebbe commentare che, seppure non ci si incontra in Aula, c’è sempre il lavoro delle commissioni consiliari. Tutto vero. Peccato che anche qui non è che i nostri rappresentanti regionali brillino per indefessa presenza. Qualche esempio? Restiamo in Calabria. Basta consultare il sito istituzionale per vedere che per le sette commissioni (cinque permanenti più due speciali) non ci sono in programma sedute, fatta eccezione per l’appuntamento di lunedì per la commissione “Riforme” che audirà un senatore, Paolo Naccarato, e un professore di diritto. In Campania stesso discorso. Per dire: la commisione “Bilancio” si riunirà il 27 settembre, dopo che l’ultimo incontro è stato il 27 luglio. Esattamente due mesi fa. E quella che si occupa di “Affari Istituzionali”? Dal 22 luglio, nulla più si sa, dato che almeno per ora neanche è stata convocata un’altra seduta. Non bisogna pensare, però, che quello delle ferie infinite sia un fenomeno riscontrabile soltanto al Sud. Purtroppo anche il Nord non brilla a riguardo. Anche in Regioni tradizionalmente ritenute sinonimo di rigore e lavoro. Andiamo in Lombardia. La Regione di Roberto Maroni si è incontrata in Aula soltanto due volte, il 6 settembre (semplicemente per approvare verbali di riunione risalenti a fine luglio) e poi, per riprendersi, se n’è riparlato solo il martedì 20. Due sessioni in un mese, dopo una pausa di oltre un mese, insomma. Esattamente come accaduto nei consigli regionali di Molise, Veneto, Toscana e Basilicata.

CASI LIMITE – Ma c’è di più. Perché probabilmente i consiglieri romagnoli avranno sudato al solopensiero di incontrarsi così “tante” volte, dato che qui, in Emilia Romagna, dopo il 27 luglio i consiglieri si sono ritrovati il 13 settembre, semplicemente per la presentazione di interrogazioni. Da allora è ricalato il gelo in un’aula deserta. Finita qui? Certo che no. Curioso anche il caso della Valle d’Aosta. L’ultima seduta prima delle vacanze estive risale al 29 luglio; dopodiché ci si è rivisti in Aula soltanto giovedì 22 settembre. E ora? Se ne riparla mercoledì cinque ottobre. Tra due settimane. Meno male: pensavamo peggio.

Tw: @CarmineGazzanni