Le carte di credito danneggiano

Ormai il tasso di utilizzo della rete per fare acquisti online è talmente alto, che in qualsiasi tipo di settore gli acquirenti hanno la possibilità di farsi arrivare a casa con un clic i prodotti preferiti, anche quelli che arrivano da molto lontano. E’ proprio per questo motivo che scegliere la carta di credito più vantaggiosa, e soprattutto adatta all’utilizzo che ogni persona sa di farne, è fondamentale.

In questo contesto di diffusa circolazione della moneta elettronica tramite la carta di credito arriva una notizia che potrebbe risultare al tempo stesso confortante e scoraggiante. Stiamo parlando del Regolamento Ue sui pagamenti elettronici, che, per come è strutturato in questo momento, danneggia il consumatore, come dice il presidente di IEPC (Italian E-Payment Coalition) Antonio Longo.

La mossa di Longo è stata di chiedere alla Presidenza italiana e alle istituzioni europee (che si sono riunite ieri a Bruxelles in occasione del Council Working Group) di cambiare il Regolamento UE in materia di pagamenti elettronici. E’ stato rilevato, infatti, che 8 cittadini su 10 sono convinti che il tetto unico per le commissioni interbancarie previsto dal Regolamento imponga spese troppo onerose per gli utenti.

Inoltre, dato più scoraggiante, sembrerebbe che il 30% dei cittadini italiani sia disposto ad abbandonare il pagamento per mezzo di carta di credito, e quindi di tornare al pagamento tramite denaro contante, proprio a causa di questa regolamentazione che farebbe aumentare anche i costi delle carte di credito stesse. In realtà non funziona proprio così.

Il problema del tetto unico alle commissioni interbancarie per come funziona in questo momento è che costringerebbe le banche ad aumentare le spese sui conti correnti, in quanto porterebbe i commercianti a risparmiare, a discapito delle banche, che di conseguenza otterrebbero ricavi minori. La via d’uscita più indolore per tutti è molto immediata, ma non piacerà molto ai commercianti.

Infatti, se i commercianti riducessero i prezzi delle merci, che in realtà è l’obiettivo dell’Unione Europea, i cittadini ne beneficerebbero in modo duplice, perché non dovrebbero nemmeno sobbarcarsi l’aumento di costo di mantenimento del proprio conto corrente, e di conseguenza non opterebbero per l’abbandono della carta di credito.