Le destre e Renzi salvano Gasparri: la presidenza della società di cybersecurity compatibile con il ruolo di senatore

Per la Giunta delle immunità del Senato l'incarico di Gasparri nella società di Cyberealm è compatibile con il suo ruolo di senatore.

Le destre e Renzi salvano Gasparri: la presidenza della società di cybersecurity compatibile con il ruolo di senatore

Per la Giunta delle immunità parlamentari del Senato l’incarico di presidente della società di sicurezza informatica Cyberealm, del capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri, è compatibile con il ruolo di parlamentare sebbene il senatore azzurro, come hanno rivelato La Notizia e Report, non lo abbia dichiarato nella documentazione che ogni parlamentare deve produrre sulle sue attività.

La proposta è passata con i voti favorevoli della maggioranza supportata dal senatore di Italia viva, Ivan Scalfarotto. Contrarie le opposizioni che avrebbero voluto un’integrazione documentale utile a capire le funzioni della società presieduta dal senatore Gasparri e di eventuali partecipate.

Patuanelli: “Siamo di fronte a un precedente pericolosissimo per le nostre istituzioni”

“Oggi viene messo nero su bianco il fatto che un senatore della Repubblica possa contemporaneamente fare il lobbista per una società privata” ha dichiarato il capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli. “Siamo di fronte a un precedente pericolosissimo per le nostre istituzioni – ha aggiunto l’esponente pentastellato – e per l’assetto della democrazia. La maggioranza ha preferito salvare un suo componente piuttosto che il prestigio e l’onorabilità dell’istituzione Senato”.

“È peraltro vergognoso – aggiunge Patuanelli – il fatto che i nostri colleghi che hanno pubblicamente acceso un faro su questa situazione siano stati intimiditi dal Senatore Gasparri con denunce che ovviamente hanno solo l’obiettivo di provare a insabbiare una vicenda che è a dir poco imbarazzante per l’intera maggioranza e per il governo. Prova ne è il silenzio di Giorgia Meloni, che è brava a dichiarare su tutto tranne sulla questione morale che attraversa il suo governo. La nostra battaglia non si ferma certo qui”.

Schlein: “Dovrebbe dismettere quella partecipazione”

“È un fatto clamoroso, una questione di opportunità politica. Maurizio Gasparri dovrebbe dismettere quella partecipazione. Lui era nella scorsa legislatura presidente dell’organo che oggi si è espresso, le regole le conosce” ha detto, invece, la segretaria del Pd, Elly Schlein. “Non c’è trasparenza su cosa faccia la società presieduta da Gasparri. Vorremmo capire chi sono i soci. Per questo motivo – ha aggiunto la leader dem – abbiamo chiesto supplemento di informazioni e non confermeremo finché non ci sarà chiarezza”.