Le destre immobili, boom di scioperi nel 2024

Lavoro povero e niente rinnovo dei contratti: sono queste le ragioni del boom di scioperi (soprattutto nei trasporti) nel 2024.

Le destre immobili, boom di scioperi nel 2024

Una leggera diminuzione degli scioperi nel 2024, ma con le agitazioni che hanno riguardato soprattutto i servizi pubblici più utilizzati. Come i trasporti. E la ragione non è solo da trovare in un panorama sindacale “frammentato e ad alto tasso di conflittualità”, come sottolinea Paola Bellocchi, presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi. Perché, infatti, tra le motivazioni principali c’è anche il mancato intervento del governo, per esempio come sulle aggressioni al personale (soprattutto per sanità e scuola) o sul rinnovo dei contratti. Nella relazione annuale della Commissione si evidenzia come le rivendicazioni più comuni siano infatti quelle riguardanti il rinnovo dei contratti e la sicurezza sul lavoro.

“Una prolungata situazione di incertezza, a seguito delle scadenze contrattuali, costituisce causa di insorgenza del conflitto anche in forme spontanee ed anomale, spesso fuori dal controllo delle organizzazioni sindacali” spiega Bellocchi. Con un sistema di appalti e subappalti sempre più diffuso che ha generato “una proliferazione di contratti collettivi” e, sua volta, “fenomeni di ampia diffusione di lavoro povero e intensificazione dei conflitti”. Come detto, tra i settori più critici c’è quello dei trasporti: per il trasporto ferroviario sono stati proclamati 119 scioperi (+25% rispetto al 2023) e per il trasporto aereo sono stati proclamati 236 scioperi (+15% rispetto all’anno precedente). E tra le ragioni, come detto, c’è il mancato rinnovo contrattuale, come nel caso dell’autoferro e delle attività ferroviarie, entrambi attesi per il 2024.