Le offerte per continuare a giocare non gli erano certo mancate. Nemmeno dall’Italia. Ma Daniel Pablo Osvaldo, a soli 30 anni, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e darsi alla musica. D’altronde anche quando giocava, ovunque andava, non poteva fare a meno di portarsi dietro la sua chitarra. Ora suona nella band Barrio Viejo. Una decisione presa già da qualche mese. E ora, a mente lucida, Osvaldo ha voluto sottolineare di non aver alcun rimpianto per la decisione presa: “Il calcio? Mi sono liberato un po’ di tutta questa me… che gira attorno”, ha detto Osvaldo a Fox Sports Argentina, “Negli ultimi tempi ero infelice, perciò ho detto basta. Adesso sono sereno, mi sto dedicando a ciò che amo: la musica. Il calcio mi ha dato tutto nella vita, è stata una grande passione e mi piace anche parlarne. Ho amato giocare a calcio e ho avuto la fortuna di farlo anche con la maglia del Boca Juniors, la squadra del mio cuore. Ma ora sto realizzando il mio sogno e sono felice. Ora vado a fumare, adesso posso”.
E’ pensiero condiviso che Osvaldo sia stato un talento del calcio incompiuto. Ha girato il mondo. Due le piazze dove ha lasciato il segno, con tanti gol: all’Espanyol e alla Roma. Ha giocato anche con l’Inter e la Juventus. E tante altre squadre ancora, per chiudere la carriera nella squadra del cuore del Boca. Ha giocato anche con l’Italia, essendo naturalizzato, facendo parte anche dell’Olimpica nel 2008. Di carattere sanguigno che tanto lo ha portato a discussioni anche con i suo allenatori. Al’Inter la sua esperienza finì perché voleva picchiare Mancini. Ma questo è il passato. Ora Osvaldo suona felice.