Le ricette del Governo: Salario minimo No, trivelle e nucleare Sì

Il Governo Meloni prepara un regalo a Confindustria e alle lobby dell’energia: vuole il nucleare e la ripresa delle trivellazioni in mare.

Salario minimo No, trivelle e nucleare sì. All’Esecutivo di Giorgia Meloni sono bastate poche ore per spiegare, in modo piuttosto chiaro, quale sarà la linea di Governo che verrà seguita in questa legislatura.

Il Governo Meloni prepara un regalo a Confindustria e alle lobby dell’energia

Un progetto politico a lunga scadenza che strizza l’occhio al mondo dell’imprenditoria mentre, complice l’intenzione di rimodulare pesantemente il Reddito di cittadinanza, sembra assai meno attento ai lavoratori come denuncia Nunzia Catalfo, l’ex ministro del Lavoro di M5S.

Secondo la pentastellata “parlando nell’Aula del Senato, la neo presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affermato che il Salario minimo non è la soluzione per combattere il lavoro povero”, eppure questa tesi è stata smentita da “alcuni studi, ad esempio quello realizzato dall’università di Harvard sulla Germania, hanno dimostrato come questa misura produca effetti positivi sulla qualità dell’occupazione e sulla crescita del Prodotto interno lordo (Pil)”.

Il Salario minimo a 9 euro l’ora avrebbe un impatto positivo anche sulla riduzione del gender pay gap

Non solo. L’ex ministra pentastellata svela anche che l’ultimo “rapporto realizzato dall’Inapp ha rilevato che l’introduzione di un salario minimo a 9 euro l’ora in Italia avrebbe un impatto positivo sulla riduzione del gender pay gap” che permetterebbe “al 23,3% delle donne di vedere crescere notevolmente le proprie retribuzioni”.

Peccato che Meloni & Co sembrano pensarla diversamente come detto dalla stessa premier durante il suo discorso programmatico in cui ha chiuso le porte, dicendosi piuttosto contraria, al salario minimo.

Il nucleare e la ripresa delle trivellazioni nell’Adriatico rischiano di spaccare in due gli italiani

Ben diversa, invece, l’attenzione del Governo di Centrodestra su altre questioni controverse e che rischiano di spaccare in due gli italiani come il ritorno al nucleare e la ripresa delle trivellazioni nell’Adriatico. Si tratta di due punti su cui ieri è tornato a battere Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy, che ad Agorà sui Rai Tre ha detto chiaro e tondo che nessuno “troverà mai una mia dichiarazione contraria alle trivellazioni” o all’utilizzo di una qualsiasi “fonte energetica” incluso “il nucleare, per cui mi battei in tempi non sospetti”.

Dichiarazioni che fanno il paio con quanto detto dalla premier, suscitando la contrarietà degli ambientalisti e delle opposizioni con M5S in prima fila, poiché si è detta possibilista sul nucleare e decisamente favorevole a riprendere le perforazioni nell’Adriatico per estrarre il gas naturale.