L’Emilia-Romagna è in ginocchio. Il Governo offre solo cento milioni

Oggi il Consiglio dei ministri varerà un primo pacchetto di misure per fare fronte all'emergenza in Emilia-Romagna.

L’Emilia-Romagna è in ginocchio. Il Governo offre solo cento milioni

Dalla sospensione di mutui, tributi e bollette, agli ammortizzatori sociali per gli agricoltori. Sono queste le proposte su cui lavora la maggioranza in vista del Consiglio dei ministri che si terrà oggi e che dovrà dare una prima risposta all’alluvione che sta funestando l’Emilia-Romagna.

Oggi il Consiglio dei ministri varerà un primo pacchetto di misure per fare fronte all’emergenza in Emilia-Romagna

Un pacchetto di misure che, stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbe valere cento milioni di euro ma che rischia di risolversi in un pannicello caldo visto che, quando il maltempo continua a imperversare con la Regione ancora sommersa, è perfino complicato fare una stima esaustiva dei danni. A provarci è stata la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessora alla Protezione Civile, Irene Priolo, che a Sky Tg24 ha detto molto chiaramente che “fare una conta è complicatissimo perché non dobbiamo fare solo quella dei danni diretti ma anche di quelli indiretti. Abbiamo avuto problemi che vanno da Bologna fino a Rimini e quindi la situazione è veramente estesa. Sicuramente saranno più di 5-6 miliardi ma fare una stima adesso non è facile”.

Solo nel Ravennate sono più di 3.000 gli edifici interessati dall’alluvione

Solo nell’area intorno a Ravenna – secondo i dati raccolti dal Rapid Mapping Team del Copernicus Emergency Management, il servizio europeo che si attiva in caso di disastri o emergenze per mettere rapidamente a disposizione le immagini satellitari raccolte da Copernicusso – sono più di 3.000 gli edifici interessati dall’alluvione. Il gruppo di lavoro ha pubblicato ieri le analisi relative alle aree di Lugo, Faenza, Budrio e Ravenna, con la mappatura delle aree allagate e degli edifici danneggiati.

Certo il pacchetto di misure che verrà varato oggi dal Consiglio dei ministri è soltanto il primo intervento, tanto che lo stesso Governo di Giorgia Meloni ha già spiegato che ne seguiranno altri, ma è evidente che tutti si aspettavano misure ben più energiche. Secondo quanto circola, al primo punto del decreto legge verranno previsti stanziamenti urgenti per finanziare i soccorsi. Il provvedimento poi decreterà la sospensione dei termini fiscali, contributivi e giudiziari, come già anticipato nei giorni scorsi dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo, secondo cui “saranno sospesi i termini per i versamenti e per gli adempimenti tributari tanto per le persone fisiche quanto per strutture più articolate come le società”.

La bozza del decreto prevede la sospensione dei mutui e rimborsi per chi ha subito danni a partire dagli agricoltori

Lo stesso decreto con molta probabilità metterà in standby anche i mutui e prevederà rimborsi per chi ha subito danni a partire dagli agricoltori. Sul punto insiste da giorni il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, chiedendo che i ristori coprano il 100% dei danni subiti, una richiesta su cui il governo sta lavorando. Proprio in tal senso si sta muovendo il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha rivelato di essersi “confrontato con il sistema produttivo e le istituzioni dell’Emilia Romagna e domani (oggi, ndr) presenteremo un primo pacchetto di sostegno all’interno del decreto emergenza” che prevederà “l’attivazione del fondo di garanzia che, a nostro avviso, deve essere il massimo che ci è consentito dalle norme Ue sugli aiuti di Stato”. Non solo.

Il Governo potrebbe nominare un commissario ad hoc per la gestione dell’emergenza

Secondo la bozza del decreto che ieri è circolata nelle redazioni dei quotidiani, si farebbe riferimento anche a un piano triennale per affrontare i disagi accusati dai territori. Sul tavolo del Consiglio dei ministri c’è anche l’ipotesi, al momento molto dibattuta, di nominare un commissario ad hoc per la gestione dell’emergenza. Incarico che potrebbe essere affidato a Bonaccini che da giorni insiste sulla necessità di una figura di questo tipo che possa accelerare gli interventi.

Del resto di lavoro da fare ce n’è ancora tanto visto che, al momento in cui scriviamo, gli sfollati sono 24 mila e la Regione è ancora sott’acqua. Il problema è che il meteo continua a non dare tregua visto che l’allerta rossa prosegue. Certo è vero che le precipitazioni sono diminuite e che i corsi d’acqua stanno lentamente decrescendo, ma a preoccupare ora sono le frane e “il rischio che le inondazione abbiano trasportato o fatto emergere residuati bellici che possono risultare potenzialmente pericolosi se rimossi o manomessi o coperti con altri materiali” che è stato segnalato dalla Prefettura di Forli-Cesena. Soltanto ieri ne sono stati individuati e subito disinnescati sei.

Polemiche per l’ultima sparata di Salvini

Davanti a questa tragedia senza fine, c’è chi riesce a creare polemiche dal nulla. Ci è riuscito ieri il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che si è lasciato prendere la mano e commentando quanto sta accadendo ha detto: “È vero che c’è il cambiamento climatico, però anche dal punto di vista sul dissesto idrogeologico… se il nostro territorio fosse stato più infrastrutturato, più protetto, e mi riferisco, per esempio, ad alcune dighe che in Emilia Romagna che attendono da un secolo l’avvio dei lavori e alla manutenzione degli argini dei fiumi, a, volte bloccate per via delle tane delle lontre…”.

Frase che ha scatenato le proteste di Vittoria Baldino, vice capogruppo del M5S alla Camera, secondo cui “non siamo fanatici del clima, ma ben consapevoli di quanto sta accadendo a livello planetario, checché ne pensino i negazionisti che abbiamo al Governo. Parlare di tane delle lontre come fa il ministro Salvini è lunare”.

 

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