Letta pensa all’Expo. E i tifosi in galera aspettano

di Angelo Perfetti

Adesso è chiaro. Non è vero che il governo letta abbia agito con sufficienza nella questione dei marò, no è vero che dietro c’erano gli interessi di Finmeccanica per la partita (persa) della fornitura di elicotteri. E’ proprio che quando un italiano finisce nei guai all’estero, può anche iniziare a pregare. Altro che Cermis, altro che Amanda Knox. Gli italiani bloccati all’estero diventao autyomaticamente “prigionieri”, tanto è alto il nostro prestigio internazionale. Alla vigilia di un vertice europeo delicato in cui avrà un gran bisogno di alleati, Enrico Letta si ritrova a dover gestire l’affaire dei tifosi italiani arrestati nel pre-partita fra Legia Varsavia e Lazio. Argomento che irrompe nella bilaterale fra Italia e Polonia, al termine della quale il presidente del Consiglio sollecita Varsavia affinché vigili sul corretto iter giudiziario della vicenda, ottenendo immediate rassicurazioni dal collega Donald Tusk. Ma a stretto giro di posta, commentando in tv la presenza in Polonia dei familiari dei 22 supporter biancocelesti, il ministro dell’interno Barlomiej Sinkiewicz torna a spargere benzina sul fuoco: dopo aver ricordato che “la legge è uguale per tutti, sia per i polacchi sia per gli stranieri”, il ministro bolla come “banditi” gli italiani arrestati.    E’ in questo clima – e dopo aver ricevuto una telefonata di Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) che lo invitava a sollevare il tema durante la bilaterale – che Letta arriva a Varsavia. E’ la seconda volta in pochi mesi, segno di quanto la Polonia sia strategica per l’Italia. Visto che oltre ad essere uno dei ‘big player’ europei – pur non essendo nell’Euro -, è molto influente sugli altri Paesi entrati con lei nell’Ue. Roma e Varsavia, inoltre, condividono diversi obiettivi, primo fra tutti quello di una maggiore integrazione nel campo della Difesa: l’Italia per abbattere i costi, la Polonia perche’ storicamente attenta ai propri confini, soprattutto orientali. Anche sul versante economico gli interessi in ballo sono ingenti, come dimostra la presenza nella delegazione italiana di ben quattro ministri. Tusk annuncia la partecipazione della Polonia all’Expo 2015. Notizia accolta con “grande soddisfazione” da Letta. Tusk poi promette: “Per i fermati faremo il possibile”. A Letta basta. I nostri connazionali possono aspettare…