È stato convocato per giovedì prossimo alle 14 al ministero dello Sviluppo Economico il tavolo, con il primo punto all’ordine del giorno i licenziamento dei lavoratori di Gkn (leggi l’articolo). A renderlo noto è stata la sottosegretaria, Alessandra Todde che presiede il tavolo che si svolgerà in videoconferenza. All’incontro parteciperanno rappresentanti del ministero del Lavoro, delle organizzazioni sindacali, dei rappresentanti di Gkn Firenze, Gkn Automotive e Melrose, oltre alla Regione Toscana e al Sindaco di Firenze.
“Questa settimana la viceministra Todde – ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella – mi ha confermato che ci sarà un tavolo con le istituzioni al quale parteciperà anche la Città metropolitana. Siamo al fianco della Regione e del Governo per condividere azioni unitarie, anche un pressing forte sul gruppo industriale a cui fa riferimento la Fiat, principale cliente della Gkn. Lavoreremo anche sul fronte dei rapporti diplomatici perché ne va delle buone relazioni tra Paesi, non è accettabile che questo gruppo inglese possa comportarsi così con un Paese amico, lo considero un atto ostile contro l’Italia”.
“Purtroppo è inevitabile che queste cose accadano, però non possono accadere in questo modo, perché noi abbiamo in mente di fare il West, non il Far West”. Ha detto, invece, il ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti (nella foto), parlando della vertenza Gkn a margine dell’evento “Progetto Mind, sinergie per innovare in Lombardia”.
“Cercherò l’ambasciatrice del Regno Unito” in Italia, “Jill Morris, che conosco, perché qui ne va del rapporto, delle buone relazioni tra Paesi. Non è accettabile che un gruppo inglese possa comportarsi in questo modo contro un Paese amico dell’Inghilterra. Perché io” l’apertura della procedura di licenziamento collettivo dei 422 dipendenti della Gkn di Campi Bisenzio “lo considero francamente un atto ostile contro il nostro Paese”. Aveva detto in mattinata, ai microfoni di Controradio, sempre il sindaco di Firenze Nardella, a proposito del dramma del lavoratori della Gkn.
Alla base della decisione del gruppo Gkn di licenziare in blocco i suoi dipendenti nel sito toscano, c’è, innanzitutto, la crisi del mercato automobilistico e la contrazione dei volumi e della domanda che gli operatori del settore considerano avviata verso un trend ribassista generalizzato, trend amplificato dalla pandemia e dai processi di cambiamento che l’emergenza sanitaria ha scatenato.
Un trend negativo, ha sostenuto ancora la britannica Gkn, che ha mostrato un carattere strutturale e irreversibile, per cui la struttura organizzativa del gruppo appare “non più sostenibile” e la chiusura del sito produttivo di Campi Bisenzio e gli esuberi sono ritenuti strutturali, senza cioè sussistere le condizioni per ricorrere agli ammortizzatori sociali.