Listini partono deboli per le tensioni in Iraq

Avvio in calo per le Borse europee, sulla scia della frenata registrata da Wall Street e innescata dalle tensioni in Iraq. Nella notte il Nasdaq ha perso lo 0,79% e il Dow Jones lo 0,65%. Non solo: il petrolio (wti) ha subito imboccato la strada del rialzo, portandosi sui massimi dallo scorso settembre. Questa mattina quota 107,31 dollari al barile e continua a salire dello 0,31%.

Così sulle prime battute Milano arretra dello 0,2%, Parigi dello 0,28% e Francoforte dello 0,31%. Vanno giu’ anche Madrid (-0,24%) e Londra (-0,29%)

Piazza Affari è sostenuta da alcune blue chip, quali Finmeccanica, che sale di oltre il 2%, dopo l’indiscrezione riportata dal Corriere della Sera secondo la quale il neo-ad Mauro Moretti, avrebbe messo sul mercato la controllata statunitense DRS, acquistata nel 2008 per 3,4 miliardi di euro.

Guadagnano mezzo punto percentuale anche le Eni, mentre sono contrastate le azioni delle banche. Quelle di Mps oggi salgono dello 0,6% a 1,76 euro, mentre i diritti annessi all’aumento di capitale da 5 miliardi arretrano del 3% a 17,32 euro. Sono deboli le Telecom Italia (-1%), in vista dell’imminente scioglimento del patto Telco. Fuori dal paniere principale Seat difende i prezzi di chiusura di ieri, nonostante il board della societa’ abbia detto no al progetto di integrazione con Dmail