L’Italia spolpata dalla corruzione. L’ultimo monito della Corte dei Conti: effetti devastanti sulla crescita del Paese

L’ultimo monito sui rischi della corruzione arriva dalla Corte dei conti. “Le crescenti difficoltà gestionali connesse al perdurare della crisi ed il ripetersi di fenomeni di mala gestio e di corruzione, che pensavamo aver lasciato alle spalle, rischiano di incrinare oggi non solo il rapporto tra cittadini e classe dirigente del Paese, ma la stessa speranza di poter trarre dall’azione pubblica nuovo impulso per il ritorno su livelli di crescita soddisfacenti”. Inaugura così l’anno giudiziario il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri. “Il perdurare a lungo di condizioni di bassa crescita, se non di stagnazione, oltre a moltiplicare le difficoltà di gestione di bilancio pubblico e, quindi, di implementazione degli interventi necessari per affrontare la crisi, predispone un terreno favorevole a fenomeni di mala gestio e corruzione“.