Chi vive vicino al traffico rischia danni al cervello. È quanto emerge da uno studio della rivista medica Lancet e rilanciato da Repubblica, secondo cui le particelle di smog che inaliamo insieme a 10mila litri d’aria ogni giorno possano arrivare fino al cervello. Insomma, lo smog è legato a un aumento dei casi di demenza.
Rispetto alla media della popolazione, chi vive a meno di 50 metri da una grande arteria stradale ha un rischio aumentato del 7% di esserne colpito. Chi vive tra 5 e 100 metri del 4%. Chi vive fra 100 e 200 metri del 2%. In tutto, fino a un caso su dieci di demenza fra coloro che abitano a pochi passi da una strada trafficata potrebbe essere attribuito all’inquinamento, calcolano i ricercatori del Public Health Ontario e dell’Institute for Clinical Evaluative Sciences. Lo studio ha messo a confronto l’indirizzo di casa e lo stato di salute di 6,5 milioni di persone in Canada fra 20 e 85 anni per un decennio.
Le cause di questa correlazione non sono chiare (non è escluso ad esempio che sia il rumore a causare danni al cervello). Ma gli studi di questo tipo da tre anni a questa parte sono in aumento. E gli indizi che l’inquinamento faccia male all’organismo ben al di là degli organi più esposti cominciano col tempo a diventare troppi per essere ignorati.