Lo stato di emergenza finisce. Il Green Pass no. Da aprile via le prime restrizioni. Ma non sarà un liberi tutti

Il 31 marzo scade dopo 26 mesi lo stato di emergenza sanitaria. Il 1° maggio terminerà l’obbligo anche del Green Pass semplice.

Lo stato di emergenza finisce. Il Green Pass no. Da aprile via le prime restrizioni. Ma non sarà un liberi tutti

Il 31 marzo scade dopo 26 mesi lo stato di emergenza sanitaria e comincia una nuova fase di contenimento del virus. Così il Governo domani stilerà nuovo il documento che vedrà via via lo scadere di tutte le misure con sui siamo stati costretti a vivere negli ultimi due anni. Sappiamo che le correnti interne al governo sono diverse e che trovare un punto d’incontro tra aperturisti e rigoristi non sarà proprio un gioco da ragazzi. Certo è che decadranno tutte quelle strutture nate ad hoc come il Comitato tecnico scientifico (Cts) e la figura del commissario straordinario per l’emergenza. Ha già annunciato il suo passo indietro, infatti, il generalissimo Francesco Paolo Figliuolo.

Il 31 marzo scade dopo 26 mesi lo stato di emergenza sanitaria

Le competenze della struttura commissariale saranno divise tra Ministero della salute e Protezione civile. Resteranno però come consulenti del Governo il presidente Franco Locatelli e il portavoce Silvio Brusaferro. Certo è che il premier Mario Draghi intende procedere con gradualità e prudenza. Così domani si riunirà la cabina di regia e a seguire il Consiglio dei ministri per il via libera alle nuove misure. Proprio dal 1 aprile decadrà l’obbligo di green pass rafforzato per bar, ristoranti, piscine, palestre, ma anche per i mezzi di trasporto pubblico locale. Per aerei, treni e navi non sarà più necessario presentare il certificato verde, ma nel Governo si discute sull’opportunità di chiedere il tampone negativo ai passeggeri.

Cade l’obbligo di certificazione verde, sia base che rafforzato, anche per hotel e strutture ricettive, servizi alla persona, sport all’aperto, musei e quindi anche per negozi e attività commerciali, uffici pubblici, poste, banche, sagre e fiere, spettacoli e feste all’aperto, cerimonie pubbliche. Dovrebbero finire anche le quarantene precauzionali a scuola anche per i non vaccinati. Il che significa che non ci sarà più distinzione tra immunizzati e non, ma i positivi dovranno comunque restare a casa fino a guarigione. La capienza degli impianti sportivi torna al 100% dei posti disponibili sia all’aperto che al chiuso.

Il monitoraggio settimanale e il bollettino quotidiano andranno avanti. Resta l’obbligo di indossare le mascherine, ma chirurgiche, nei luoghi chiusi diversi dall’abitazione privata. Il ministro della salute Roberto Speranza insiste nel chiedere cautela perché “i casi stanno risalendo”. Ed in effetti sono 1.003.239 le persone alle prese con il virus. L’occupazione negli ospedali non segna la decrescita che ci si aspettava. Ma al momento il Governo non sembra allarmato.

Il 1° maggio terminerà l’obbligo anche del Green Pass semplice.

Altra scadenza importante sarà quella del 1 maggio che farà cadere l’obbligo anche del Green Pass semplice nei luoghi chiusi come bar e ristoranti, mense e catering, cinema, teatri, concerti al chiuso, eventi sportivi, studenti universitari, centri benessere. è ancora tutta da giocare, invece, la partita delle sanzioni legate all’obbligo di vaccino e green pass per gli over 50. Dal 1 maggio dovrebbe cadere la sospensione dal lavoro e dallo stipendio, ma c’è chi spinge per anticipare al 1 aprile.

Per i trasporti dal 1 giugno finisce l’obbligo di indossare le Ffp2 al chiuso. In fine, ultima data da mettere in calendario è il 15 giugno, giorno in cui scade l’obbligo vaccinale per medici, infermieri, operatori delle Rsa, insegnanti e personale della scuola, ma anche per chi lavora nel comparto della difesa, della sicurezza, del soccorso pubblico. Fine dell’obbligo vaccinale anche per gli over 50.