Lombardia locomotiva d’Italia dell’evasione: è boom di reati fiscali

Sull'evasione fiscale l'ultima fotografia della Guardia di finanza evidenzia oltre 2.400 crimini denunciati in 17 mesi in Lombardia.

Lombardia locomotiva d’Italia dell’evasione: è boom di reati fiscali

È un quadro impietoso quello che emerge dai dati diffusi ieri dalla Guardia di Finanza sulle attività svolte dal corpo di polizia economico-tributaria in Lombardia. La regione “locomotiva” d’Italia da gennaio 2022 a maggio 2023 ha trainato un carico di reati legati all’evasione fiscale: oltre 2400, a carico di 3.568 soggetti denunciati, di cui 167 arrestati. Il bilancio è stato diffuso in occasione del 249esimo anniversario della fondazione del Corpo.

I patrimoni sequestrati nei confronti di grandi evasori sono di circa 777 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro avanzate alle Procure della Repubblica della Lombardia ammontano a oltre 2,5 miliardi di euro. Nel contrasto alle frodi Iva organizzate, basate su fatture false, società fantasma e di comodo, sono stati scoperti 2.530 casi, con un’Iva evasa per circa 2,1 miliardi di euro. Sono state, inoltre, avanzate 535 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione della banca dati Vies, la cui iscrizione consente di effettuare scambi commerciali con controparti europee, nei confronti di società fittizie e responsabili di frodi fiscali.

Evasione in Lombardia, l’economia sommersa

Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 1.053 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), nonché 778 datori di lavoro che hanno impiegato 5.908 lavoratori in nero o irregolari. Nel contrasto alle frodi Iva sono stati individuati 2.530 casi per circa 2,1 miliardi dell’imposta sul valore aggiunto evasa. Sul fronte delle frodi fiscali basate sulla compensazione di crediti fiscali inesistenti sono stati denunciati 479 responsabili, di cui 39 arrestati, ai quali sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie illecite per circa 1,2 miliardi.

Sul versante della tutela della spesa pubblica sono stati scoperti 316 milioni di euro distratti a danno del bilancio nazionale e comunitario, con la denuncia di 2.661 persone, e sequestri complessivi per oltre 16,6 milioni di euro compresa la spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria. Le indebite percezioni del “reddito di cittadinanza” sono state 1.821 per un totale di circa 15,3 milioni frodati alle casse dello Stato. Sono state denunciate 354 le persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione e, di queste, 40 sono state tratte in arresto.

La lotta alle mafie

Quanto al contrasto della criminalità organizzata le somme sequestrate e confiscate sono state, rispettivamente, di 160 e 67 milioni di euro. Grazie anche a efficaci sinergie con la Procura della Repubblica e l’Agenzia delle Entrate, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Milano ha condotto una incisiva azione di recupero delle imposte non pagate da parte di multinazionali del web e di altre società localizzate in regimi fiscali privilegiati che, in Lombardia, disponevano di unità organizzative utilizzate in modo stabile per commercializzare beni e servizi, che ha consentito di far incassare all’erario, nell’ultimo quadriennio, oltre 3,5 miliardi di euro.

Proprio ieri, intanto, i finanzieri del comando provinciale di Milano e del servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) hanno sgominato un’associazione a delinquere stanziata in Lombardia, composta da soggetti appartenenti ad un sodalizio di Africo (Rc), che si approvvigionava, tramite broker internazionali di origine campana, di droga importata dall’Olanda, rifornendo vari gruppi criminali dislocati in diverse aree del territorio nazionale, con la maggiore concentrazione in Lombardia (Milano, Buccinasco, Cornaredo, Caronno Pertusella). Il profitto del reato di traffico di stupefacenti è stato quantificato in 15 milioni di euro.