Lombardia, scure di Fontana sui fondi per i disabili

M5S e Pd sul piede di guerra in Lombardia: "Sforbiciata ai fondi per i disabili col favore delle tenebre per fare cassa sui più deboli”.

Lombardia, scure di Fontana sui fondi per i disabili

Con una delibera del 28 dicembre 2023, la Giunta regionale lombarda ha decretato all’unanimità il taglio sulle Misure B1 e B2 relative alla disabilità gravissima e grave, supportate con risorse statali del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza (FNA) e con risorse regionali.

M5S e Pd sul piede di guerra in Lombardia: “Sforbiciata ai fondi per i disabili col favore delle tenebre per fare cassa sui più deboli”

La decisione di ridurre il budget dedicato alle persone con disabilità è stata giustificata dall’offerta di Interventi Sociali Integrativi, che forniranno servizi anziché un contributo economico. Questo piano di assistenza dovrà essere fornito dai Comuni. Tutti gli importi relativi alla cosiddetta assistenza diretta, denuncia L’Osservatorio Malattie Rare insieme ad altre associazioni, saranno modificati dal 1° giugno 2024 con conseguenze che si annunciano devastanti per migliaia di famiglie che saranno costrette nella maggior parte dei casi a interrompere terapie riabilitative e il ricorso a personale di assistenza che possa supportare i caregiver familiari.

Secondo l’Aisla la Regione Lombardia metterà in difficoltà più di 7.000 famiglie

Secondo i dati diffusi dall’Associazione Italiana Sclerosi laterale amiotrofica (Aisla), Regione Lombardia metterà in difficoltà più di 7.000 famiglie. “Il centrodestra, fra Natale e Capodanno, approfittando delle tenebre vota all’unanimità una delibera di Giunta che taglia le e Misure B1 e B2 relative alla disabilità gravissima e grave, umiliando ancora una volta tutti quei caregivers famigliari che quotidianamente si occupano di stare vicino alle persone con disabilità”, protesta il capogruppo del Movimento 5 Stelle Nicola Di Marco. “Lo fanno”, aggiunge, “lontano dall’Aula consiliare, dove come opposizioni saremo arrivati a bloccare i lavori di fronte a una decisione simile, lo fanno raccontando un mondo che non esiste, ovvero quello in cui la sanità lombarda promette di prendersi direttamente carico di queste persone. Per capire quanto siano totalmente scollegati dalla realtà è sufficiente ascoltare il coro di proteste arrivato in queste ore dalle Associazioni che si occupano di assistenza. Ancora una volta questa destra si conferma nemica di chi è in difficoltà e lo fa in modo pavido”.

Salvatore Monteduro, Segretario Confederale Uil Lombardia, sottolinea “la contraddizione tra il decremento del contributo e il riconoscimento legislativo dei caregiver familiari, stabilito dalla legge regionale della Lombardia del 30 novembre 2022, n. 23. “È fondamentale che la Regione Lombardia allinei le proprie politiche con il valore attribuito ai caregiver”, aggiunge Monteduro. Per questo l’organizzazione sindacale chiede alla Regione Lombardia “di aprire un confronto di merito su tutta la tematica delle misure relative alla disabilità, per garantire condizioni di vita dignitose e un supporto che risponda realmente ai bisogni di queste persone e delle loro famiglie”.

Majorino: “Lasciano ancora più sole migliaia di famiglie che già vivono una condizione di gravissima fragilità”

“Eccoli i tagli che Fontana e soci hanno negato, e sono sulla pelle dei più deboli. Chi non può fare a meno di un sostegno costante viene duramente colpito, alla faccia dell’attenzione per la famiglia e le tante parole belle di cui si riempiono la bocca”, si indigna il capogruppo Pd in consiglio regionale Pierfrancesco Majorino. “La Regione”, attacca Majorino, “con questo provvedimento di fatto taglia i sussidi a moltissime persone con disabilità gravissima assistite solo dai familiari, il che non è accettabile perché già oggi le risorse bastano a malapena a coprire l’assistenza necessaria”. E chiosa: “La Giunta Fontana vuol far credere che entro cinque mesi tramite i Comuni saranno erogati altri servizi dedicati, al momento inesistenti e tutti da costruire, senza risorse aggiuntive Una rassicurazione ridicola Nella realtà si lasciano migliaia di famiglie che già vivono una condizione di gravissima fragilità ancora più sole”.

L’assessora regionale alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità della Regione Lombardia, Elena Lucchini, dalle pagine di Avvenire ha sostenuto che “non ci sarà nessun taglio al sistema della non autosufficienza e la dimostrazione è che le risorse complessive sono aumentate rispetto all’anno precedente, così come è aumentata per il 2024 la compartecipazione regionale”. “La Deliberazione approvata il 28 dicembre 2023”, spiega Monteduro, “prevede un incremento dei finanziamenti per il 2024, con un aumento del 4,99% per la misura B1 (disabilità gravissima) e del 1,69% per la misura B2 (disabilità grave). Tuttavia, questa crescita è offuscata dalla drastica riduzione del corrispettivo mensile per l’assistenza indiretta ai disabili gravissimi, che passa da 650 a 400 euro, con un decremento del 38,46%”.