Luc Montagnier è morto. Il premio Nobel negli ultimi tempi era diventato il paladino di No Vax e negazionisti. Aveva 89 anni

Il giallo è durato tutta la notte, poi la conferma ufficiale: il premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier è morto.

Il giallo è durato tutta la notte, poi la conferma ufficiale: Luc Montagnier, il premio Nobel per la medicina diventato negli ultimi anni il paladino dei no vax (leggi l’articolo), è morto. Le prime indiscrezioni ieri sera. Ad anticiparlo France Soir citando fonti vicine allo scienziato. Ma dal resto dei media francesi nessuna riga, fino a quando oggi è stato Liberation a fugare ogni dubbio e a confermare il decesso dello scienziato scomparso all’età di 89 anni.

Il premio Nobel Luc Montagnier negli ultimi anni era diventato il paladino dei No Vax

Come ricostruisce il quotidiano parigino, Montagnier, Premio Nobel per la Medicina nel 2008 per il suo lavoro sulla scoperta del virus dell’Hiv nel 1983, è morto all’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine alla presenza dei suoi figli. Tra i primi a confermarlo, attraverso un tweet, era stato uno tra i suoi più stretti collaboratori, il professore Didier Raoult dell’Università di Marsiglia. Nel corso della giornata sono arrivate le conferme di altri scienziati a lui vicino.

Nonostante la sua fama, negli anni Montagnier era stato oggetto di attacchi e pesanti scontri all’interno della comunità scientifica. Come quando nel 2000 indicò l’uso della papaia fermentata per il trattamento del morbo di Parkinson. Tra le tesi più controverse quella secondo cui i disturbi dello spettro autistico sarebbero di origine batterica e potrebbero essere trattati con antibiotici.

Nel 2017 Montagnier aveva avanzato diverse tesi no vax, individuando una correlazione tra la vaccinazione e la sindrome della morte improvvisa del lattante. Ancora più note le sue tesi espresse con la pandemia da Covid, con la netta opposizione alla vaccinazione, considerata pericolosa. Posizione espressa di recente a Milano durante un’iniziativa organizzata da Italexit e Gianluigi Paragone.