L’ultima frottola di Salvini. Il vicepremier non sa più che pesci prendere: attacca i 5 Stelle sull’operazione Mare Sicuro e parla di inciucio M5S-Pd per far arrivare più migranti. Ma a volere il depotenziamento è stato proprio il Capitano

“Salvini oggi dice che è stata modificata l’operazione Mare Sicuro e che questa sarebbe l’ennesima prova di chissà quale inciucio per far sbarcare più migranti in Italia. Come sapete, le bugie hanno le gambe corte…”. Questo è l’ultimo attacco del Movimento 5 stelle all’ex alleato di Governo, Matteo Salvini.

In un post pubblicato sulla pagina facebook del Movimento 5 stelle viene allegata anche la lettera del Viminale al ministero della Difesa. “È stato proprio il Viminale, in una lettera alla Difesa, a dire che un eventuale incremento del pattugliamento aeromarittimo svolto da Mare Sicuro avrebbe provocato un fattore di attrazione per i migranti. Dunque Salvini in questa lettera intimava di non incrementare Mare Sicuro. Nemmeno un mese dopo, peroò, si lamenta del fatto che Mare Sicuro non sia stato incrementato e parla di inciucio. La verità, signori. La verità è tutto. Caro Matteo, di figuracce negli ultimi giorni ne hai fatte già abbastanza – proseguono i pentastellati – Ti consigliamo di fermarti, ti vediamo un po’ nervosetto, un po’ insicuro. Magari altre due settimane al Papeete ti fanno bene. Ti rilassano. Ciao, ciao. P.S. La difesa dei confini nazionali non è materia di campagna elettorale. E’ una funzione dello Stato e per il Movimento 5 stelle resta una priorità assoluta!”, conclude il M5s.

Tutto è nato dopo dichiarazioni del ministro Salvini a commento della decisione del ministero della Difesa di cambiare l’operazione Mare Sicuro: “Sono le prime prove tecniche di inciucio Pd-5Stelle sulla pelle degli Italiani?”, così il Capitano. Il ministero guidato da Elisabetta Trenta, si apprendeva nella nota dal Viminale, ha modificato unilateralmente i compiti affidati a coloro che intervengono nell’ambito delle operazioni di pattugliamento. Le nuove indicazioni operative (formalizzate ieri, le precedenti erano del 9 agosto scorso) per gli assetti militari in azione nel Mediterraneo centrale denotano “un chirurgico ma significativo arretramento rispetto a quanto concordato per il contrasto dell’immigrazione clandestina”, si apprendeva dalle stesse fonti. “L’impostazione depotenzia pesantemente alcune forme di collaborazione tra gli assetti militari e gli apparati dello Stato, in primis l’Interno, finalizzate all’azione di contrasto e di repressione nei confronti dei trafficanti di esseri umani e dei loro complici”, concludono quelle fonti salviniane. Che ora sono state sbugiardate. Per l’ennesima volta.