L’ultima trincea del Family Day per bloccare le Unioni civili. Ma anche il mondo cattolico è spaccato

La folla c’è. Ma sui numeri è il solito balletto per intestarsi la vittoria. Al Circo Massimo famiglie e bambini manifestano nella giornata del Family Day. Una richiesta: bloccare il ddl Cirinnà. “Il ddl Cirinnà sia totalmente restituito: non bastano operazioni di maquillage”, ha affermato Massimo Gandolfini, organizzatore del Family Day e portavoce delle associazioni, “Non è possibile che ci sia una classe politica ideologica. Le femministe dovrebbero vomitare all’idea che si possa comprare l’utero. Qui ci sono elettori di tutti i partiti. Vi dico: guardate chi ci sta aiutando e chi vi oscura” sullo stop al ddl Cirinnà. “I prossimi passaggi della legge li seguiremo minuto per minuto e vedremo chi ha ascoltato il messaggio di questa piazza e chi lo ha messo sotto i tacchi”.

PARTITA POLITICA – Una presa di posizione netta condivisa dai partiti di destra e anche dal ministro dell’Interno del Nuovo centrodestra, Angelino Alfano. Spaccato è invece il Partito democratico con il segretario, Matteo Renzi, tra il fuoco laico e quello cattolico.

BALLETTO DEI NUMERI – Gli organizzatori parlano di due milioni di partecipanti alla manifestazione. Meglio esagerare quando devi intestarti un successo. Un dato che si scontra con la reale capienza del Circo Massimo. Secondo un calcolo dei tecnici non potrebbero esserci più di 300mila persone.