Quella dei casinò deve essere proprio una fissa per il senatore, ora di Forza Italia, Domenico Scilipoti, che ne vedrebbe bene uno a Taormina (Messina) e un altro a San Pellegrino Terme (Bergamo). Per Scilipoti sarebbe un vero incentivo per il turismo. E allora perché non presentare una proposta di legge (già assegnata nei giorni scorsi alla commissione Finanze del Senato) per puntare tutto sul gioco d’azzardo e non sulle risorse dei territori? Per quanto riguarda Taormina, racconta l’Espresso, l’assenza di una casa da gioco, secondo Scilipoti “dirotta i flussi turistici internazionali e anche del Medioriente, a tutto danno della Sicilia”. Per ovviare al problema delle infiltrazioni mafiose Scilipoti ha pensato che “i privati non potrebbero avere più di un terzo delle azioni della società concessionaria e nella struttura dovrebbe essere realizzato un presidio fisso della Guardia di finanza per registrare i giocatori di nazionalità italiana. Poi, per chi vince, è previsto l’inoltro dei dati anagrafici e fiscali all’Agenzia delle entrate”.
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