Lunga vita al Governo. Renzi: “Si vota nel 2023. Abbiamo molto rispetto di Conte ma non è il leader dei progressisti. Autostrade paghi ma senza cedere al populismo”

“Si vota nel 2023 perché lo prevede la nostra Costituzione. Il governo deve andare avanti, noi vogliamo dare una mano e incoraggiamo il premier ad agire”. E’ quanto ha detto ieri l’ex premier Matteo Renzi durante l’assemblea nazionale di Italia Viva a Cinecittà. “Abbiamo molto rispetto del Presidente del consiglio – ha detto ancora il leader di Italia Viva -, speriamo che questa legislatura vada avanti e che vada avanti anche il governo. Ma non vogliamo trasformare il presidente del consiglio nel leader dei progressisti del mondo. Rispetto chi dice che Conte sia il leader del progressismo, ma noi ci riserviamo di dire che non è il leader del progressismo chi ha firmato i Decreti Salvini”.

“Così sulla prescrizione – ha aggiunto l’ex premier – dicono che Renzi vuole fare come Forza Italia, ma se devo scegliere tra chi dice mai prescrizione e chi che non è uno scandalo che ci sia qualche innocente in carcere, io sto con chi è garantista. Noi non siamo per la cultura delle manette, non staremo mai dalla parte del giustizialismo grillino. Chi ha sbagliato paghi ma no a un provvedimento populista che fa danno alla credibilità del Paese. Io sono perché Autostrade paghi, ma paghi davvero, non con una norma generale. Si faccia pagare ad Autostrade ma senza cedere a populismo. Io non ho accettato di fare un governo per cedere al giustizialismo dei grillini, non faro’ il Beccaria”.

“Il passaggio di agosto non era una mossa macchiavellica – ha detto ancora Renzi -, la nostra decisione di non andare a votare non era il tentativo di tenere la poltrona, noi la poltrona la riprendevamo. Se Salvini avesse avuto un disegno strategico per passare al voto? Se si fosse andati a votare ad ottobre si sarebbe finiti come l’Umbria”.