Gli iscritti al voto per Conte leader. La vera sfida è compattare i 5S. Dopo l’ok allo Statuto, via al nuovo corso del M5S messo alla prova dal via libera alla riforma Cartabia

Dopo il via libera allo Statuto, gli iscritti M5S voteranno sulla piattaforma Skyvote per incoronare Giuseppe Conte leader del Movimento.

Gli iscritti al voto per Conte leader. La vera sfida è compattare i 5S. Dopo l’ok allo Statuto, via al nuovo corso del M5S messo alla prova dal via libera alla riforma Cartabia

Ok al nuovo statuto e oggi e domani un’altra votazione sulla piattaforma Skyvote per incoronare Giuseppe Conte leader del M5S. Il nuovo corso pentastellato è iniziato e con esso una seconda vita per l’avvocato del popolo, per due volte presidente del consiglio e ora vicino alla guida della forza di maggioranza relativa.

IL PUNTO. Le modifiche apportate allo statuto del Movimento 5 Stelle sono state approvate, insieme alla Carta dei principi e dei valori, dall’87% degli iscritti e oggi e domani gli stessi si pronunceranno appunto sulla nomina dell’ex premier a presidente. Un’impresa resa possibile dalla rinnovata intesa tra Conte e il garante Beppe Grillo, che si erano scontrati proprio sulla leadership, ma che sono riusciti a mediare grazie anche al cosiddetto comitato dei sette, di cui hanno fatto parte anche il ministro Luigi Di Maio e il presidente della Camera, Roberto Fico.

“È stata una grande festa di partecipazione. Il Movimento si dota di una nuova struttura, con nuovi organi e nuovi ruoli, con nuove norme utili a regolare la vita interna e i rapporti verso l’esterno. Molti principi sono invece confermati, valorizzati e rafforzati – ha esultato l’avvocato del popolo con un post su Facebook – tra questi quello della democrazia diretta e partecipata, che resta elemento fondativo della nostra comunità. Siamo quello in cui crediamo”.

Per Conte tra l’altro non sono stati giorni semplici, avendo faticato non poco a far correggere al premier Mario Draghi e alla guardasigilli Marta Cartabia la riforma sulla giustizia, trovando un compromesso accettabile ai pentastellati. In aula tra l’altro non è stato agevole neppure tenere sotto controllo le truppe parlamentari e qualche defezione non è mancata. Ma alla fine il doppio risultato è stato centrato, quello di ottenere l’approvazione delle nuove regole interne e quello di restare nell’esecutivo senza soccombere su una riforma partita come troppo lontana dall’idea di giustizia dei 5 Stelle e addirittura come una vera e propria restaurazione.

Ora il leader in pectore dovrà preoccuparsi dei prossimi passi da compiere nel rapporto con l’esecutivo e di organizzare le liste in vista delle amministrative del 3 e 4 ottobre, considerando che si vota anche in grandi città come Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli.

LE REAZIONI. Soddisfatti e fiduciosi sul nuovo corso gli stessi big del M5S. “Nella votazione abbiamo subito raggiunto il quorum e i sì sono stati 53.238, cioè l’87,36%. È una bella risposta dei nostri iscritti – ha dichiarato di Maio – e un chiaro esempio di partecipazione, oltre che un ottimo risultato per andare avanti in questo nuovo percorso”. Il ministro degli esteri ha inoltre aggiunto che per i 5S vi saranno ora nuove sfide e altre scelte da cui dipende il futuro del Paese: “Noi come sempre affronteremo tutto con senso di responsabilità e impegno. Dobbiamo continuare a dare stabilità all’Italia”.

“Da qui ripartiamo tutti insieme. Nella Carta dei principi e dei valori c’è il nostro futuro, costruiamolo insieme”, gli ha fatto eco Fico. “Con una grande partecipazione, il nuovo Movimento 5 Stelle prende forma. Il prossimo passo – ha aggiunto la viceministra dell’economia e finanze Laura Castelli – è l’elezione di Giuseppe Conte come presidente. Procediamo speditivi per portare avanti i valori di sempre. Con la consapevolezza di essere diventati una forza in grado di incidere dal governo”.