Il M5s non sarà un partito, resterà un movimento. Conte: “Ci ricompatteremo sui grandi temi, sui valori. Torneremo a correre più forte di prima”

"Come M5S lavoreremo affinché la legislatura finisca alla sua scadenza naturale. Complessivamente l'azione del governo va sottoscritta".

Il M5s non sarà un partito, resterà un movimento. Conte: “Ci ricompatteremo sui grandi temi, sui valori. Torneremo a correre più forte di prima”

“Il M5s non sarà un partito in senso tradizionale, resterà un movimento. Ma avremo una maggiore articolazione interna, una struttura leggera ma organizzata, una più precisa distinzione di ruoli e figure”. È quanto ha detto il leader M5S al Corriere.it, Giuseppe Conte (qui il post).

“Stiamo attraversando una fase di nuova costruzione – ha aggiunto l’ex premier -, di rifondazione, un nuovo corso che richiede tempo per dipanarsi, il senso di una comune immedesimazione non ancora si dispiega in tutte le componenti del movimento, è comprensibile che ci sia ancora qualche atteggiamento di incertezza ma nella stragrande maggioranza del movimento c’è una grande disposizione”.

“Potremmo intervenire in questo assetto costituzionale per introdurre una sfiducia costruttiva – ha detto ancora Conte -: in questo modo nessuna forza politica, anche del 2%, potrà creare una crisi al buio. Le riforme non sono appannaggio di qualche ristretta maggioranza, ma devono avere un largo confronto. Cercherò nel confronto con gli altri leader di introdurre questo tema. Non sono un aruspice, ma lavoreremo perché la legislatura in corso arrivi alla scadenza naturale. E’ un’anomalia che si debba interrompere una legislatura e che i governi in Italia durino così poco”.

“Con Grillo ci sentiamo molto spesso, al di là della narrazione i rapporti sono buoni, c’è grande rispetto per la sua figura e il suo ruolo di garanzia, per quello che ha fatto e potrà fare, ispirando l’azione del movimento” ha assicuratore il leader M5S. “Vedrà che ci ricompatteremo sui grandi temi, sui valori, e il Movimento tornerà a correre più forte di prima”.

“Il governo – ha detto ancora l’ex presmier – sta facendo bene sulla campagna vaccinale. Complessivamente l’azione del governo va sottoscritta. Direi che è importante il metodo che sta usando. Lascerei lavorare Draghi, abbiamo un contesto europeo in cui si discutono riforme, c’è la pandemia. Eviterei di tirare Draghi per la giacchetta. Auspico e come M5s lavoreremo affinché la legislatura finisca alla sua scadenza naturale. Mi batterò con M5s affinché si possano fare degli interventi di riforma”.

Per il Collel ha detto ancora Conte, serve “un confronto fra gruppi, e per quando ci può essere tra un’area progressista e una di destra”. “Quando si ragiona di una figura che rappresenta l’unità del Paese – ha concluso il leader M5S – serve uno sforzo e uscire da uno steccato, da un’area, e dialogare anche con le forze di destra”.