Made.Com lancia la sfida a Ikea

di Marco Castoro

Metti tre esperti di design a Notting Hill ed ecco che nasce Made.Com, un brand che sta rivoluzionando il mondo dell’arredamento low cost. Se gli svedesi di Ikea hanno acceso il mercato del settore, ora tocca agli inglesi (di nascita) di Made.Com tentare la scalata ai vertici delle vendite. Rigorosamente via web. Con l’obiettivo di avere i prezzi più competitivi, grazie all’assenza di intermediari che fa abbattere i costi del 70%.
“Siamo un’azienda di imprenditori giovani e internazionali, finanziata da imprenditori del mondo digital come Brent Hoberman, co-fondatore di lastminute.com”, spiega Marta Bulbarella, Country Manager Italy del gruppo Made.Com.
Qualche altro numero?
“Abbiamo ottenuto il 100% di crescita anno su anno. Vantiamo un milione di visitatori unici al mese e circa 200 mila clienti. Dal 2012 al 2013 siamo riusciti ad assumere una o due persone la settimana, ora siamo oltre 150 persone con due sedi, una a Londra e una a Shangai. Il nostro fatturato annuo si attesta su poche decine di milioni di sterline”.
Come siete organizzati?
“A livello di design, cioè di progettazione del prodotto, abbiamo sia un team interno sia delle collaborazioni esterne con designer, conosciuti o emergenti. A livello di produzione disponiamo di una rete con 50 produttori in giro per il mondo che ci aiutano nella realizzazione dei prodotti con i migliori materiali, e garantendo loro dei determinati volumi riusciamo ad avere dei prezzi molto competitivi, permettendoci così di uscire con un prezzo molto vantaggioso per il consumatore finale”.
La vostra strategia?
“Portale di vendita su internet ma anche punti fisici non di vendita ma espositivi, come i due showroom al momento già esistenti in Inghilterra”.
Com’è andato il lancio in Italia?
“L’Italia è partita molto bene, nel primo mese di attività, quindi ottobre 2013 abbiamo realizzato un fatturato del 30% più alto rispetto al lancio che era stato fatto in Francia alcuni mesi prima. Per cui la risposta è stata molto buona anche perché abbiamo lanciato una campagna di comunicazione molto buona che in Italia ci ha dato molta visibilità. Adesso c’è la costruzione del marchio, abbiamo 4 mesi di vita ma la risposta è già molto buona. Stiamo ricevendo moltissimi contatti al mese, abbiamo più di 300 persone a settimana che ci chiedono informazioni o che comunque hanno voglia di interagire con noi. Presto pensiamo di aprire showroom anche in Italia”.
Chi è il cliente ideale?
“Evoluto dal punto di vista dell’utilizzo della rete, anche come canale di acquisto o comunque di vendita. Un target che va dai 35 ai 45 anni, per il momento. Metà donne e metà uomini. Sì, anche l’uomo è interessato ad arredare spazi che vive da solo o che condivide”.
Tipo di materiali? Il legno?
“La qualità in primis. Ci teniamo molto”.
Rispetto a Ikea che differenza c’è nei prezzi?
“I nostri sono appena un po’ più alti, ma sulla qualità e sull’attenzione al design non c’è paragone. Il prodotto è molto meno commerciale, le rifiniture sono migliori e non c’è alcuna difficoltà per il montaggio come invece accade nel caso dei prodotti Ikea. Il nostri mobili si montano in maniera facile e veloce”.