Mafia Capitale, Odevaine si arrende e patteggia due anni e otto mesi. Inchiodato sulle tangenti per gestire il Cara di Mineo

Odevaine ha deciso di patteggiare nell'inchiesta di Mafia Capitale. Odevaine ha patteggiato a due anni e otto mesi, oltre alla restituzione di 250 mila euro

Luca Odevaine ha deciso di patteggiare nell’inchiesta di Mafia Capitale. Odevaine, ex vice capo di gabinetto di Veltroni, ha patteggiato a due anni e otto mesi, oltre alla restituzione di 250 mila euro (le tangenti accertate nell’inchiesta), per il ruolo avuto nel business dell’immigrazione. Il suo ruolo è relativo agli appalti vinti al cara di Mineo, in provincia di Catania, da parte della cooperativa La Cascina al Centro. Odevaine era finito al centro dell’attenzione con l’accusa di aver truccato un bando da 100 milioni. Odevaine faceva parte della commissione che doveva decidere sull’affidamento del bando.La notizia è stata riportata oggi dal Messaggero. Nello stesso filone di indagine avevano già patteggiato i dirigenti della Cascina al Centro Francesco Ferrara, Domenico Cammisa, Salvatore Menolascina e Carmelo Parabita. Non finisce, però, qui l’odissea per Odevaine chiamato a rispondere anche di 151mila euro di presunte mazzette nell’ambito del maxi processo su Mafia Capitale.