Mafia, sequestro da oltre 10 milioni a Marcello Dell’Utri

Maxi-sequestro per Marcello Dell'Utri, oltre 10 milioni per non aver comunicato le variazioni patrimoniali dopo la condanna.

Mafia, sequestro da oltre 10 milioni a Marcello Dell’Utri

Un sequestro da oltre 10 milioni di euro per Marcello Dell’Utri. A disporre il provvedimento è stato il gip di Firenze su richiesta della procura distrettuale antimafia. L’accusa ritiene che Dell’Utri, essendo stato condannato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, avrebbe dovuto comunicare le variazioni del reddito per un ammontare totale di oltre 42 milioni e mezzo di euro. Operazione che, però, non ha mai fatto, portando così al sequestro preventivo stabilito dal gip. 

L’ex senatore di Forza Italia avrebbe quindi violato la normativa antimafia. Dell’Utri, ricordiamo, è condannato definitivamente per concorso in associazione mafiosa e ha l’obbligo di comunicare le sue variazioni patrimoniali. I magistrati hanno invece scoperto che non l’ha fatto nonostante un incremento patrimoniale grazie al quale ha incassato più di 42 milioni. Il sequestro riguarda per oltre 10,8 milioni Dell’Utri, di cui 8,2 per la moglie Miranda Anna Ratti (in quanto ritenuti riferibili al marito).

L’inchiesta della procura di Firenze e il coinvolgimento di Marcello Dell’Utri

La procura di Firenze sta indagando su Dell’Utri per l’inchiesta sulle bombe della mafia del 1993 che hanno colpito Roma, Milano e Firenze. Nel procedimento era indagato anche Silvio Berlusconi, deceduto poco meno di un anno fa. Dell’Utri è ritenuto l’uomo chiave nell’indagine, avendo svolto – secondo l’accusa – un ruolo di mediazione con i boss. Una sorta di collegamento tra Cosa nostra e l’ex leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio. 

I consulenti della procura hanno attenzionato i versamenti effettuati da Berlusconi dal 2012 al 2021 a Dell’Utri, per un totale di 28 milioni di euro. Secondo la Direzione investigativa antimafia le donazioni sono “connesse a un riconoscimento anche morale, l’assolvimento di un debito non scritto, la riconoscenza”. 

La dda di Firenze ha ricostruito in particolare i flussi di denaro tra il 19 maggio del 2021 e il 22 maggio del 2023, scovando dieci bonifici da 90mila euro con la causale “donazione di modico valore” e un altro da 20mila euro: si tratta di pagamenti elargiti a titolo di rimborso da Berlusconi a Dell’Utri in questi due anni. Trovati anche prestiti infruttiferi, a scadenza di sei anni e senza rate, erogati più volte da Berlusconi a Mirandi Ratti (tra il 2016 e il 2020) per una cifra complessiva di 10,5 milioni.