Manfredi triplica i voti di Maresca. A Napoli non c’è stata partita. Stravince il candidato del Centrosinistra e del M5S. La coalizione giallorossa modello vincente nelle grandi città

Anche a Napoli, come Milano, Bologna e Napoli, il dato politico che emerge è la vittoria schiacciante dell’alleanza fra Pd e M5S.

Manfredi triplica i voti di Maresca. A Napoli non c’è stata partita. Stravince il candidato del Centrosinistra e del M5S. La coalizione giallorossa modello vincente nelle grandi città

Il dato politico che emerge, già pochi minuti dopo gli exit poll e gli instant poll, è la vittoria schiacciante dell’alleanza fra Pd e M5S: il centrosinistra conquista al primo turno Milano, Bologna e Napoli e, il caso di Matteo Lepore e quello di Gaetano Manfredi (nella foto con Giuseppe Conte) che nelle rispettive città stracciano i competitor, certifica che il modello del fronte progressista unito e allargato ai pentastellati vince e convince. “Si vince se si allarga la coalizione e ci si allarga oltre il Pd”, ha dichiarato il segretario dem Enrico Letta a Siena commentando la sua vittoria alle elezioni suppletive per la Camera e il risultato del voto alle amministrative.

Esulta in conferenza stampa l’ex rettore della Federico II già ministro nel Conte bis: “Sarò probabilmente il sindaco eletto con la maggiore percentuale d’Italia”, afferma alle 22 quando è già oltre il 65% (il dato definitivo si è poi attestato al 62,88%) e il principale sfidante, il candidato sostenuto dal centrodestra Catello Maresca, che si è fermato al 21,88. “Una coalizione ampia che coniuga con successo esperienze diverse, l’alleanza a Napoli ha funzionato, lo dimostra anche lo straordinario successo della mia lista dove ho condensato l’esperienza di tanti esponenti della società civile. Un successo che potrebbe dare uno sprint a un grande progetto nazionale”: questa la ricetta della vittoria secondo Manfredi, “La prima cosa che farò? Riaprirò il Comune perché i cittadini mi dicono che chiamano e nessuno risponde al telefono. Non c’è stata amministrazione negli ultimi mesi – denuncia subito – è una città completamente ferma e paralizzata, per questo faremo presto la giunta, per dare risposte nei tempi più brevi possibili”.

Anticipa poi che terrà per sé la delega per la digitalizzazione, che ci sarà spazio per le donne e ribadisce che sarà “autonomo”: questo, spiega, “non significa che non dialogherò con gli altri, essere autonomo non significa non confrontarsi con gli altri” ma “c’è differenza tra chi ha vinto e chi no. La coalizione che mi ha sostenuto ha l’onere e l’onore di proporre un governo alla città e dimostrare di essere all’altezza. Non dobbiamo chiudere al dialogo, ma si parte dalla coalizione che ha vinto alle elezioni”, risponde ai cronisti che gli chiedevano dei suoi rapporti con gli altri candidati di area centrosinistra, l’ex sindaco Antonio Bassolino (8,20% a chiusura dello spoglio) e la candidata sostenuta da Potere al Popolo, – già assessora con de Magistris, Alessandra Clemente (5,58%).

UNITI SI VINCE. Manfredi ha potuto contare anche sull’endorsement del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che molto si è speso in termini di organizzazione delle liste civiche per supportare l’ex rettore e “Collaboreremo con la Regione con lealtà e ringrazio il presidente De Luca, così come con il Parlamento e ringrazio il presidente della Camera Fico. Lo stesso andrà fatto anche con il governo e ringrazio il ministro degli Esteri Di Maio e il vicesegretario Provenzano”, ha detto il neo sindaco durante la sua conferenza stampa all’Hotel Terminus citando i quattro esponenti di Pd e M5S presenti in sala.

“Lavoreremo con grande serietà – aggiunge Manfredi – Napoli ha bisogno di un sostegno, responsabilità e paletti chiari. Affronteremo la sfida delle infrastrutture, la sfida del Pnrr, sappiamo benissimo che Napoli ha la più bassa percentuale di asili nido, tassi elevatissimi di dispersione scolastica e tassi di disoccupazione giovanile”. “Se riusciremo a prendere in mano il nostro futuro e lo faremo sarà un grande servizio al Mezzogiorno e all’Italia. Non ci può essere un’Italia a due velocità”.

E a festeggiare la schiacciante affermazione del suo ex ministro sotto il Vesuvio giunge in serata anche il leader 5S Giuseppe Conte: “è una vittoria straordinaria: si partiva da una situazione complicata e difficile. Ci abbiamo messo il cuore in questo patto per Napoli, Gaetano ci ha messo impegno, era la persona giusta, non si è sottratto”, ha commentato l’ex premier.