Manovra, come cambiano le pensioni: dall’aumento delle minime ai nuovi requisiti per lasciare il lavoro

Dall'aumento delle pensioni minime alle uscite anticipate, passando per l'età pensionabile: tutte le novità della Manovra.

Manovra, come cambiano le pensioni: dall’aumento delle minime ai nuovi requisiti per lasciare il lavoro

Aumento delle pensioni minime, sterilizzazione parziale dell’aumento dell’età pensionabile e una probabile conferma per le uscite anticipate dal lavoro. Sono queste le prime certezze in tema di pensioni riguardanti la Manovra approvata questa mattina in Consiglio dei ministri.

Il totale del valore del pacchetto è di 3,6 miliardi nel triennio, di cui solo 465 destinati al prossimo anno. Cifra che sale a 1,9 miliardi nel 2027 e a 1,2 miliardi nel 2028 soprattutto a causa della parziale sterilizzazione dell’aumento dell’età pensionabile. Vediamo nel dettaglio quali saranno le novità in tema di pensioni dal prossimo anno.

L’aumento delle pensioni minime

La novità annunciata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, riguarda le pensioni minime: dal 2026 è infatti previsto un aumento di 20 euro al mese per chi percepisce l’assegno minimo. Non ci sono invece novità riguardanti la rivalutazione delle pensioni con l’adeguamento all’inflazione: per avere più notizie sul tema bisognerà attendere il testo della Manovra.

L’aumento dell’età pensionabile

C’è poi il tema dell’aumento dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita: in teoria dal 2027 serviranno tre mesi in più per lasciare il lavoro. Il governo ha deciso di sospendere parzialmente l’aumento: per andare in pensione servirà un mese in più nel 2027 e poi due mesi in più dal 2028. Una sterilizzazione parziale, quindi. Per adesso, ha spiegato, Giorgetti, si parla quindi di due mesi ma il Parlamento potrebbe intervenire più avanti per cambiare nuovamente i limiti. Il blocco dei tre mesi sarà invece totale per i lavoratori gravosi e usuranti, ovvero meno del 3% dei pensionati totali.

Il nodo pensioni anticipate: verso una conferma della stretta nel 2026

Nessun chiarimento, per il momento, sulle pensioni anticipate. Considerando le risorse ridotte a disposizione, sembra molto probabile una conferma delle misure già in vigore quest’anno. Vorrebbe dire una conferma di Opzione donna, Quota 103 e Ape sociale con le attuali restrizioni che hanno reso le misure molto poco attrattive per i lavoratori, con il taglio degli assegni.