Maradona, la camera ardente alla Casa Rosada. In migliaia in fila per rendere omaggio alla salma del Pibe de Oro

La bandiera dell’Argentina e la “camiseta” dell’Albiceleste, rigorosamente con il numero 10, ad avvolgere il feretro di Diego Armando Maradona, scomparso ieri all’età di 60 anni (leggi l’articolo). Alle 6 di Buenos Aires (le 10 in Italia) le porte della Casa Rosada, il palazzo presidenziale dove è stata allestita la camera ardente del Pibe de Oro, sono state aperte al pubblico. Tante persone in fila da questa notte per l’ultimo saluto al campione che ha portato l’Argentina sul tetto del mondo nel 1986. C’è stato anche qualche momento di tensione, con il servizio di sicurezza chiamato a riportare la calma e a far rispettare la fila oltre che le norme anti-Covid.

La Casa Rosada rimarrà aperta fino alle 16 di Buenos Aires (le 20 in Italia), così ha voluto la famiglia di Diego che, ancora prima che venisse ammesso il pubblico, ha dato l’ultimo saluto al proprio caro, deceduto ieri, meno di un mese dopo il 60esimo compleanno festeggiato il 30 ottobre scorso. I primi ad arrivare Claudia Villafane e le figlie Dalma e Giannina, ma anche ex compagni della nazionale ed esponenti del calcio argentino. Tra questi Carlos Tevez (in rappresentanza del Bica Juniors), Martin Palermo, l’ex agente Guillermo Coppola e molti dei campioni del mondo del 1986 come Sergio Batista, Jorge Burruchaga, Ricardo Giusti e altri che hanno voluto salutare “il capitano”.

Presente anche lo storico massaggiatore dell’Albiceleste, Victor Galindez, e il presidente federale Chiqui Tapia. Il primo ad arrivare, secondo il Clarin, il portiere dell’Argentina vice-campione del mondo del 1990, Sergio Goycochea. Il feretro di Maradona è arrivato presso la casa del governo argentino dopo l’una di notte.

Maradona sarà sepolto al cimitero los Jardines di Bella Vista, periferia di Buenos Aires. Il Pibe de Oro, dunque, riposerà vicino ai genitori deceduti negli anni scorsi. La sepoltura dovrebbe avvenire oggi stesso. Secondo quanto riportato da La Nacion che riferisce dell’esito preliminare dell’autopsia effettuata presso l’ospedale San Fernando di Buenos Aires il campione è morto a causa di un’insufficienza cardiaca acuta provocata da un edema polmonare acuto.