Renzi strizza l’occhio a Cameron

Nuova tappa europea per Matteo Renzi. Il segretario del Pd ha incontrato Il primo ministro britannico David Cameron a Downing Street per l’incontro bilaterale.

Cameron è andato incontro a Renzi e, dopo una cordiale stretta di mano ed uno scambio di battute, i due premier hanno varcato il portone nero al numero 10 di Londra. “Sostengo l’impegno di Matteo per le misure ambiziose” che sta portando avanti in Italia per la ripresa ed il lavoro ha detto Cameron al termine dell’incontro con il premier italiano. Il premier britannico, lasciando la parola al presidente del Consiglio italiano, si è concesso una battuta: “sarò io, ma mi pare che i leader italiani stiano ringiovanendo sempre più”.

Poi un assist al presidente del Consiglio italiano: “Matteo ed io abbiamo divergenze, lui è di centro sinistra, io di centrodestra, ma entrambi siamo riformatori: vogliamo riformare l’Europa e conseguire che il Regno Unito rientri in un’Ue riformata. C’e’ un ottima alleanza in questa direzione”.

Su questo punto Renzi si è detto più che d’accordo. Bisogna cercare di avere “un’Europa diversa, lottando contro chi ha paura di cambiare”. Renzi ha poi aggiunto che “non c’è una grande Ue senza la presenza della Gran Bretagna; la presenza del Regno Unito in Europa è assolutamente fondamentale”. La chiusa sul tema del leader del Pd è stata in inglese: “We want a better Europe, not more Europe”. Ovvero “vogliamo un’Europa migliore, non più Europa”.

L’altro grande tema affrontato nel corso dell’incontro bilaterale è quello della crisi ucraina. “I paesi europei hanno diverse idee in tema di sanzioni ma siamo d’accordo sul fatto che il prossimo consiglio Ue dovrà stabilire un piano dettagliato di sanzioni”, ha affermato David Cameron. Il premier britannico ha anche fatto riferimento alle fonti di energia alternative al gas russo sottolineando come sia “interesse di tutta l’Europa” diventare meno dipendente dal punto di vista energetico da Mosca. Al riguardo, ha ricordato che proprio Matteo Renzi presiederà in Italia il prossimo G7 sull’energia. “Bisogna costruire nuovi gasdotti e nuove interconnessioni europee per il trasporto del gas anche se c’è la consapevolezza che ci vorrà molto tempo”.