Mazzette e regali a Trani per manipolare i procedimenti giudiziari. Condannato a 16 anni e 9 mesi l’ex giudice Nardi

Si è concluso con una batosta il processo nei confronti dell’ex giudice di Trani, Michele Nardi. Il magistrato è stato condannato a 16 anni e 9 mesi di reclusione dal tribunale di Lecce per essere stato esponente di spicco del cosiddetto “sistema Trani”, ossia del gruppo di magistrati e avvocati finito sotto processo con l’accusa di aver manipolato procedimenti giudiziari che coinvolgevano imprenditori amici in cambio di denaro, regali e favori. La condanna di Nardi che si è sempre dichiarato innocente e per il quale la Procura di Lecce aveva chiesto una pena maggiore – 19 anni e 10 mesi – si aggiunge a quelle già inflitte agli altri coimputati che avevano scelto il rito abbreviato.

Tra questi anche l’ex pubblico ministero Antonio Savasta, condannato il 9 luglio scorso a 10 anni di carcere in quanto ritenuto l’organizzatore dell’associazione a delinquere. Tra gli episodi raccolti dai pubblici ministeri salentini, Roberta Licci e Giovanni Gallone, nei confronti di Savasta c’è anche l’incontro a Palazzo Chigi con Luca Lotti che sarebbe avvenuto, secondo la ricostruzione dei pm, grazie alla mediazione di Tiziano Renzi, padre dell’allora premier Matteo. Dopo la condanna il difensore di Nardi, l’avvocato Domenico Mariani, scuro in volto ha dichiarato che “è come se non avessimo mai fatto il dibattimento” e che per commentare la sentenza intende “attendere le motivazioni”.