Mazzette per entrare nell’esercito. Con 10mila euro si ottenevano informazioni sul test di accesso. Sette persone arrestate a Napoli

Soldi in cambio dell’aiutino per superare il concorso dell’esercito. Il sistema è stato svelato dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, dei finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Napoli. Sette persone risultano indagate, a vario titolo, per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di corruzione al fine di favorire illecitamente il superamento dei concorsi.  “Tra i destinatari dell’ordinanza cautelare figurano quattro militari, attualmente in servizio nell’esercito e un appartenente alla Guardia di Finanza già sottoposto ad analogo provvedimento nell’ambito di un collegato filone investigativo”.

Per due dei militari coinvolti sono scattati i domiciliari, due appartenenti all’esercito sono stati sospesi per un anno dal loro pubblico ufficio, nei confronti del quinto è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Dalle indagini emerge “un articolato e consolidato sistema finalizzato ad acquisire informazioni ed atti riservati (riguardanti i test di accesso) nonché di ‘segnalazioni’ volte a favorire, sfruttando una fitta rete di relazioni interpersonali, il superamento dei concorsi di volontario nell’Esercito in ferma prefissata (Vfp1 e Vfp4)”. Gli indagati avrebbero quindi abusato della loro qualifica violando i doveri inerenti il servizio prestato nell’Amministrazione militare. Risulta accertato che un operaioabbia consegnato loro 10 mila euro in contanti, in cambio del loro intervento diretto a fornire informazioni ‘riservate’ e a ‘segnalare’ la figlia del medesimo nelle prove selettive relative al concorso Vfp4 per il reclutamento 2015 nell’Esercito. Ma ci sono altri 50 casi sospetti.