Mediaset, pena estinta per Berlusconi. Via l’interdizione dai pubblici uffici. Riecco il passaporto per il Cav. Ma non potrà comunque candidarsi

Nessuna interdizione dai pubblici uffici, sì al passaporto. Ma nessuna possibilità di correre in prima linea per Silvio Berlusconi. Sono questi gli effetti della decisione presa dal Tribunale di sorveglianza di Milano che dopo aver preso atto dell’esito positivo dell’affidamento in prova ai servizi sociali, hanno dichiarato estinta anche la pena accessoria dell’interdizione per due anni ai pubblici uffici per il Cavaliere. La decisione tiene conto di due relazioni: quella firmata da Severina Panarello, capo dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, che durante il periodo di affidamento in prova ha avuto diversi colloqui con Berlusconi, e quella della Sacra Famiglia, la Fondazione di Cesano Boscone dove l’ex premier ha svolto per 10 mesi e mezzo volontariato per 4 ore a settimana come pena alternativa al carcere. Insomma le stesse valutazioni che erano valse a Berlusconi per ottenere lo sconto della pena di 45 giorni.

LA VITA POLITICA
Congelata l’agibilità politica di Berlusconi per effetto della legge Monti-Severino che gli impedisce di candidarsi fino al novembre 201p. Che potrebbe diventare 2018 e giocare la carta della “riabilitazione”, prevista dalla stessa norma siglata dall’ex guardasigilli, che gli consentirebbe un rientro anticipato in politica. Ora, però, le speranze per poter tornare in campo da protagonista restano legate al ricorso che i suoi legali hanno presentato alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo.

I FEDELISSIMI RUGGISCONO
Chi esulta sono i fedelissimi di Berlusconi. Mara Carfagna twitta felice: “Bene l’estinzione della pena, da oggi Berlusconi sarà di nuovo in campo!”. Gianfranco Rotondi, invece, scrive su Facebook: “E vai Silvio! Dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano è quasi pronta la primavera di Berlusconi. Manca solo la ingiusta Severino che va cambiata”. Ma sono lontani quei tempi in cui il leader poteva contare sulla solidarietà di tutti i big. Sono molti meno quelli che nella giornata di ieri hanno dedicato qualche riga per condividere la gioia di Berlusconi. Segno anche che la popolarità del leader non è più la stessa.

L’ITER GIUDIZIARIO
Non è ancora giunto a termine il percorso di Berlusconi nei tribunali italiani. Restano ancora molti i contenzioni tra il Cav e la Giustizia italiana. A partire dalla prossima settimana quando si terrà l’udienza davanti al Tribunale civile di Monza per definire gli aspetti economici del suo divorzio da Veronica Lario. C’è poi l’inchiesta Ruby ter dove Berlusconi è tra gli indagati. Ma anche la vicenda escort a Bari. E, ancora, la presunta compravendita di senatori. Per chiudere con il nodo cruciale per le aziende berlusconiane: dopo l’estate arriva la sentenza di primo grado per la nuova causa civile con cui la Cir di De Benedetti ha chiesto alla Fininvest il risarcimento di oltre 30 milioni di euro, ai quali vanno sommati altri 60 di interessi e spese legali,per la vicenda del Lodo Mondadori.