Meloni sceglie la linea dura contro la magistratura: “Vedo un disegno politico per frenarci”

Meloni torna a prendersela con la magistratura, tanto sul caso Almasri quanto alle decisioni dei giudici in tema di immigrazione.

Meloni sceglie la linea dura contro la magistratura: “Vedo un disegno politico per frenarci”

La reazione, ancora una volta, è tutt’altro che neutrale. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sceglie la linea dura per commentare gli scontri del governo con la magistratura, tra cui anche il caso Almasri con la richiesta di autorizzazione a procedere per Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano, ma non per lei.

Meloni parla in un’intervista al Tg5: “Io vedo un disegno politico intorno ad alcune decisioni della magistratura, particolarmente quelle che riguardano i temi dell’immigrazione, come se in qualche maniera ci volesse frenare la nostra opera di contrasto all’immigrazione illegale. Ciononostante i flussi di immigrati illegali in Italia sono diminuiti del 60% e lavoriamo per fare ancora meglio”.

Caso Almasri e non solo, Meloni all’attacco

Meloni prosegue poi sul sentiero del vittimismo, chiamando in causa la riforma della giustizia e lasciando intendere che la magistratura stia cercando di opporsi in ogni modo: “Ovviamente a me non sfugge che la riforma della giustizia procede a passi spediti e ho messo in conto eventuali conseguenze”.

Tornando sul caso Almasri, la presidente del Consiglio definisce “surreale” la decisione di archiviare solo la sua posizione da parte del Tribunale dei ministri. La presidente del Consiglio difende Nordio, Piantedosi e Mantovano: “Hanno agito nel rispetto della legge per tutelare la sicurezza degli italiani, non governano a mia insaputa, io non sono Alice nel Paese delle Meraviglie, sono il capo del governo e non sono neanche, diciamocelo, un Conte qualsiasi che faceva finta di non sapere che cosa facesse il suo ministro degli Interni”.