Meno multe, i regali alle banche non finiscono mai. Zitta zitta, alla Camera spunta una riforma che cancella le sanzioni

Meno multe, i regali alle banche non finiscono mai. Zitta zitta, alla Camera spunta una riforma che cancella le sanzioni

di Alessia Vincenti

Sanzioni più difficili per le banche. Che al posto delle multe salate possono cavarsela con un pubblico “rimprovero”. E con un’ulteriore aggravante: allungare i tempi di giudizio delle violazioni.  Perché ci sarà una variabile “soggettiva” nell’esame di ogni caso. Il gruppo di Alternativa Libera-Possibile ha criticato un decreto legislativo – che recepisce una direttiva europea – approdato in commissione Giustizia alla Camera. Il testo interviene in materia di sanzioni agli istituti di credito. E in particolare sotto la lente di ingrandimento sono finiti due passaggi: in alternativa alla sanzione pecuniaria può esserci una “dichiarazione pubblica che identifica la violazione commessa e il soggetto responsabile”. E non solo: Consob e Banca d’Italia dovranno valutare anche “l’elemento soggettivo del trasgressore, distinguendo il dolo dalla colp”a. Dunque potrebbe non bastare più l’individuazione di una responsabilità.

ACCUSE – “La latitanza del governo sulla vicenda delle banche è impressionante”, accusa Marco Baldassarre, deputato del gruppo Alternativa Libera-Possibile. Che punta l’indice contro Palazzo Chigi: “Sono passati ormai due mesi da quando Matteo Renzi ha annunciato la creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta sul crack di quattro banche ma la Camera ancora non ne ha neppure calendarizzato la discussione”.

ETRURIA- Il testo è arrivato a Montecitorio proprio in un periodo delicato: appena qualche giorno fa è stata respinta una mozione di sfiducia al Senato sul caso di Banca Etruria. E Baldassarre mette in evidenza questo aspetto: “Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha presentato il decreto legislativo che consentirà di sostituire, con una semplice dichiarazione pubblica, le sanzioni pecuniarie previste per gli amministratori delle banche che violano le norme sulla vigilanza”. “Anziché pensare a risolvere i problemi dei banchieri – conclude il parlamentare di Alternativa Libera – il governo pensi a inasprire le sanzioni contro chi non rispetta la legge e acceleri i risarcimenti in favore dei risparmiatori danneggiati dai fallimenti bancari”.